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A Bologna apre “Accoglienza Degna”, dal sogno alla realtà

Inaugurazione domenica 6 dicembre ore 17.00 a Làbas Occupato in Via Orfeo 46

Siamo pronti. E’ passato un mese da quando abbiamo annunciato pubblicamente la nostra idea di aprire a Làbas un progetto di accoglienza libero dagli approcci emergenziali o assistenziali. In centinaia abbiamo fatto nostro il progetto, partecipando ai lavori di ristrutturazione e allestimento dello spazio, costituendoci in gruppi tematici, organizzando iniziative di raccolta fondi. E ora siamo pronti per cominciare.

L’abbiamo definita accoglienza degna, mettendo al centro un concetto, quello della dignità, sacrificato dagli interventi umanitari con cui vengono affrontati i movimenti migratori e la cronica mancanza di case. In altre parole uno spazio dove chi si trova senza casa perché in coda alle graduatorie ERP, o perché escluso dalle strutture pubbliche dei dormitori, dei centri di accoglienza, dei progetti SPRAR, può trovare una dimensione confortevole di convivenza e tranquillità.

Accoglienza Degna non ha nulla a che vedere con le brandine e le camerate collettive, anche se la nostra avventura parte in coincidenza con il Piano Freddo del Comune di Bologna. Si tratta invece di un intervento che attraverso l’auto-valorizzazione, il mutualismo e la cooperazione solidale vuole affrontare in maniera critica ma concreta la crisi abitativa, il fallimento delle politiche dell’abitare e quelle dell’asilo.

Proprio i freddi dell’inverno evidenziano ogni anno le carenze di un sistema che, non volendo misurarsi con l’aumento delle fasce sociali investite dalla povertà e poi dalla marginalità, criminalizza e reprime le esperienze delle occupazioni abitative che rivendicano una soluzione e l’interlocuzione con le Istituzioni. Partiamo in velocità, quando il dramma di non avere un tetto diventa ancor più insostenibile, ma è sul lungo periodo che proviamo a costruire un impatto, perché la mancanza di una casa non è un problema con cui misurarsi solo da dicembre a marzo!

E allora Accoglienza Degna non si pone scadenze, ma una grande sfida: quella di realizzare un dormitorio autogestito, dove si annulla la linea di separazione tra operatori e beneficiari, dove cenare e fare colazione insieme, dove cambiarsi e lavarsi, dove informarsi e connettersi a reti e servizi, dove progettare insieme iniziative e attività, dove farsi carico tutti/e della gestione e della organizzazione.

Uno spazio aperto, senza categorie di destinatari predefiniti, dove anche chi è di passaggio in città può fare tappa per prepararsi a raggiungere la propria meta. In questo senso infatti ci sembra necessario contribuire anche alle marce della dignità dei migranti che attraversano le tante frontiere, materiali e immateriali, che limitano o annullano la libertà di scelta di chi si trova a dover fare i conti con la guerra, la miseria, la follia integralista o semplicemente il desiderio di riprogettare la propria vita.

Domenica 6 dicembre tagliamo il nastro, e invitiamo a essere con noi quella parte di Bologna che si sente indisponibile, davanti alla crisi del presente, a lasciare spazio al razzismo, alle guerre tra poveri e alla sindrome del terrore.

Accoglienza Degna

Link utili:
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