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Accordo UE-Turchia: sopralluogo in Grecia di ASGI dal 15 al 19 giugno 2016

Una iniziativa Asgi con il supporto di Medici Senza Frontiere

Foto di Angelo Aprile

L’Asgi ha organizzato nel mese di marzo un breve sopralluogo in Grecia da parte di un gruppo di operatori legali. A seguito di questo primo viaggio è stata creata una rete tra operatori presenti in Italia e in Grecia ed è stato pubblicato (in italiano e in inglese) un primo documento di informazione sulla attuale condizione dei richiedenti asilo in Grecia, con una descrizione fattuale e un breve commento giuridico.

Nel frattempo, l’Asgi ha strutturato la sua rete con i giuristi greci, italiani ed europei e con una serie di operatori che continuano a effettuare sopralluoghi in Grecia.

Inoltre, sono stati approfonditi alcuni dei profili legali relativi alla legittimità dell’accordo UE Turchia del 18 marzo 2016 e le relative ripercussioni che progressivamente investiranno le basi stesse del diritto di asilo in Europa.

Al contempo, si è promosso uno specifico seminario con l’UNCHR (con la presenza del referente greco) per chiarire alcuni aspetti della normativa greca e del ruolo effettivo svolto da questa Agenzia.

E’ stato elaborato un documento contenente i principali quesiti giuridici ed è attualmente stato distribuito ad una serie di operatori che continuano a recarsi in Grecia e ad avere contatti con giuristi greci.

Infine, l’Asgi è stata ascoltata in audizione dalla Commissione straordinaria per i Diritti dell’Uomo del Senato della Repubblica italiana.

Il sopralluogo del 15/19 giugno 2016 organizzato da Asgi con il supporto di MSF è teso ad approfondire alcuni aspetti relativi:

  • 1. All’esatto contenuto della nuova normativa greca sulle procedure accelerate per la valutazione della ammissibilità delle domande di asilo per i richiedenti asilo transitanti dalla Turchia. Nonché le prassi applicative della normativa medesima, il ruolo svolto dall’Unhcr e l’interazione con la Turchia considerata Paese terzo sicuro e/o Paese di primo asilo (secondo i riferimenti di cui agli artt. 33, 35, 38 della Direttiva qualifiche dell’UE).
  • 2. L’analisi del nuovo accordo UE Turchia per i rimpatrio dei migranti economici: accordo del 2014 con iniziale previsione di entrata in vigore ad ottobre del 2017 e la cui operatività è stata anticipata al 1 giugno 2016. Analisi giuridica e osservazione delle prassi di applicazione, in particolare in riferimento all’interazione con il sistema Hotspot e quindi alla reale possibilità data ai cittadini stranieri di richiedere la protezione internazionale, con esclusione della applicazione del accordo medesimo (riservato ai soli migranti economici). Nonché ruolo effettivo dell’Unhcr e rispetto del divieto (CEDU) di espulsioni collettive.
  • 3. Risulta inoltre fondamentale rafforzare la rete con gli operatori e con i giuristi greci e ed europei.

I risultati attesi:

  • 1. Elaborazione di un documento (che sarà aggiornato periodicamente) con carattere divulgativo relativo alla condizione giuridica dei richiedenti asilo in Grecia, sulle implicazioni e sulle prospettive del nuovo assetto determinatosi in Grecia a seguito dell’entrata in vigore delle nuova legge (voluta dall’UE con l’accordo del 18 marzo 2016) e dell’accordo UE Turchia sul rimpatrio dei migranti economici (fulcro della nuova politica europea).
  • 2. Elaborazione di un documento tecnico sui profili giuridici di illegittimità dell’accordo UE Turchia del 18 marzo 2016, della nuova legge greca dell’aprile 2016 (e della sua prassi applicativa) e dell’accordo UE Turchia sul rimpatrio dei migranti economici che entrerà in vigore il 1 giugno 2016 (e della sua prassi applicativa).
  • 3. Un documento sui possibili scenari di applicazione di una politica analoga sul territorio italiano, alla luce dell’inevitabile maggiore interessamento del confine italiano e dei segnali politici forniti dal governo italiano nel corso delle ultime settimane. Analisi delle criticità giuridiche, dei profili di illegittimità e dei possibili strumenti giuridici utilizzabili (ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, elaborazione di questioni pregiudiziali alla Corte di Giustizia e alla Corte Costituzionale, etc.).
  • 4. Azioni di advocacy mirate a sollecitare il parlamento italiano (direttamente interessato da alcuni profili di illegittimità della politica europea), il governo (che avrà un ruolo fondamentale, soprattutto nella probabile contrattazione sull’individuazione su nuovi paesi c.d. sicuri del mediterraneo), l’UNHCR (le cui azioni potrebbero essere di grande rilievo per le decisioni delle istituzioni UE) e la società civile italiana.
  • 5. Contenzioso strategico: verificare se avvocati greci stanno o meno agendo sulla CEDU ed eventualmente se hanno bisogno del nostro supporto (o di quello di Ecre). In caso negativo, raccogliere casi per eventuali azioni alla CEDU su: trattamenti disumani nei vari campi, detenzione a fini identificativi privi di un controllo giurisdizionale, violazione al diritto al ricorso effettivo per le procedure accelerate di inammissibilità, violazione del diritto a manifestare la volontà di asilo.

Organizzazione

A partire saranno 20/30 persone, di cui almeno 6 giuristi esperti che stanno prendendo parte a tutte le azioni preparatorie sopra descritte. Gli altri membri (provenienti dalla Scuola romana di specializzazione asilo) avranno una preparazione multidisciplinare ma tutti con basi giuridiche sufficienti per poter raccogliere le informazioni necessarie.
Il gruppo si dividerà in almeno 3 diverse località per poter massimizzare i risultati, i membri resteranno tra loro in contatto e condivideranno tutte le informazioni raccolte. I luoghi di intervento saranno decisi dopo il primo giugno 2016, in base alle azioni del governo greco.