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Albania e Bulgaria chiudono le frontiere ai rifugiati

Il governo italiano ha siglato un accordo con l’Albania per il controllo congiunto del confine greco-albanese

Con la chiusura ufficiale della tratta balcanica occidentale, gli stati al confine con la Grecia stanno cercando di chiudere i propri confini nel tentativo di impedire ai 42.000 rifugiati e immigrati intrappolati in Grecia di cercare percorsi alternativi per proseguire il loro viaggio verso l’Europa.

Il governo italiano ha siglato un accordo con l’Albania per il controllo congiunto del confine tra Albania e Grecia, mentre in Bulgaria sono già state dispiegate truppe lungo il confine con la Grecia.

Secondo quanto riportato del quotidiano Kathimerini, l’esercito e la polizia di frontiera bulgari hanno condotto esercitazioni congiunte a Promachonas sotto il nome “Borders 2016 – Frontiere 2016” basate sugli scenari di invasioni di massa di rifugiati provenienti dalla Grecia. Il Ministro della Difesa bulgaro Nikolay Nenchev ha rivelato che “la Bulgaria costruirà un recinto lungo i propri confini con la Grecia per far fronte a un possibile aumento della pressione migratoria”, mentre le autorità stanno prendendo nuove misure e l’esercito e la polizia di stato pattugliano regolarmente l’area.

L’Albania, del resto, sembra aver preso sul serio la dichiarazione del Primo Ministro Edi Rama, il quale avrebbe dichiarato “non c’è motivo per cui l’Albania dovrebbe aprire le proprie frontiere”, tanto da aver accettato la richiesta da parte dell’Italia di dispiegare le forze di polizia italiane al confine tra Grecia e Albania con lo scopo di condurre pattugliamenti congiunti con la polizia albanese.

Il timore che i rifugiati e gli immigrati possano tentare di raggiungere il Nord Europa passando per Albania e Italia ha spinto le autorità italiane a scegliere di cooperare con il governo albanese. È la prima volta dalla guerra fra Grecia e Italia del 1940 che l’Italia impiega le proprie truppe al confine tra Grecia e Albania, secondo quanto confermato da fonti albanesi.

L’emittente televisiva tedesca Deutsche Welle si è recata a Idomeni per testimoniare le difficili condizioni che stanno affrontando rifugiati e immigrati. Le riprese mostrano queste persone che cercano di ripararsi dalla pioggia mentre il fango ha ormai ricoperto ogni cosa.