Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da La Sicilia on line del 16 ottobre 2004

Altro presidio al Cpt

Il terzo presidio promosso dalla Rete antirazzista iblea, ha avuto luogo ieri pomeriggio, davanti alla sede del Centro di permanenza temporanea di via Colajanni. I rappresentanti di questo cartello di associazioni e movimenti politici che contestano l’apertura del centro per immigrati, anche ieri non erano numerosi. Il capannello di manifestanti non superava il numero di 70. “Non riusciamo ancora a creare la giusta attenzione da parte della città nei confronti di un tema, sul quale siamo certi che tantissime persone la pensano come noi, è solo una questione di superficialità se loro non partecipano – spiega Giorgia Gurrieri della rete antirazzista iblea – ma non appena scatteranno i meccanismi giusti, tanta gente verrà qui con noi a protestare per chiedere la chiusura della struttura”.

Intanto ieri pomeriggio gli immigrati hanno preso di nuovo confidenza con le aree esterne, che fino a due giorni fa, come conseguenza della fuga di 7 persone (3 delle quali non sono state più trovate), erano in parte precluse. I migranti si sono avvicinati sino alla recinzione per parlare con i manifestanti. “Oggi è il nostro primo giorno di Ramadan e qui non è facile seguire le regole del digiuno – dice uno di loro – e vedete quel mio amico? Ha problemi psichici, si chiama Rahid, non parla con nessuno. E’ venuta una psicologa ma lui non ha spiccicato parola, non ha nessun futuro con un problema del genere, se lo rimandano in Africa”.
R. S.