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Ancora abusi e negazioni dei diritti basilari al confine franco-italiano

Il report dell'osservazione congiunta tra associazioni francesi e italiane

Photo credit: Emanuela Zampa (Ventimiglia, Hotel Miraponte - Storie di accoglienza alternativa al confine)

Nizza, 27 giugno – La crisi dell’Europa e delle politiche europee ha generato pratiche illegali che costituiscono una minaccia per la dignità e la sicurezza dei migranti e dei rifugiati, a prescindere dalle situazioni.
Quel che sta accadendo al confine franco-italiano non è un’eccezione: il ripristino dei controlli alla frontiera dal 2015 è diventato il pretesto per rendere banali numerose pratiche illegali da parte delle autorità francesi, nonostante gli interventi della Giustizia e di numerose autorità indipendenti. Le recenti osservazioni effettuate dalle nostre associazioni e dai nostri partner italiani e francesi, dal
24 al 26 giugno, confermano nuovamente le numerose violazioni dei diritti di cui sono vittima i migranti a livello di questa frontiera da parte delle autorità francesi:

controlli selettivi (ad esempio secondo il colore della pelle) effettuati regolarmente sui treni in provenienza da Ventimiglia, mentre invece questo tipo di controlli è vietato;

rinvio di 157 persone in Italia, senza aver dato loro la possibilità di richiedere asilo e senza aver vagliato la loro situazione individuale, mentre tali pratiche sono state giudicate illegali dal Tribunale amministrativo di Nizza, il 2 maggio 2018;

privazione della libertà di 76 persone presso i locali della polizia alla frontiera di Mentone, in condizioni indegne, senza possibilità d’accesso ad alcun diritto. Questa privazione di libertà è durata fino a 14 ore, superando ampiamente la durata di 4 ore giudicata ammissibile dal Consiglio di Stato a luglio 2017;

le forze di polizia non hanno preso in considerazione la minore età di 11 giovani migranti, che sono stati rinviati illegalmente in Italia e sono stati successivamente ricondotti dalle forze di polizia italiana in Francia.

Le organizzazioni firmatarie continueranno incessantemente il loro lavoro, affinché siano rispettati i diritti dei migranti e dei rifugiati, previsti dalle legislazioni nazionali, europee ed internazionali.

Lanciano un appello al governo italiano perché cessi l’escalation d’aggressività verbale contro i migranti e non rinunci ai valori d’ospitalità dell’Italia.
Si rivolgono con forza al governo francese perché interrompa definitivamente le pratiche illegali diffuse che si riproducono abitualmente al confine franco-italiano.
Si appellano ai due governi perché trovino i mezzi d’esercitare la solidarietà nell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati, piuttosto che fare a gara nell’invettiva, nel rifiuto e nella violazione dei loro diritti.

* Le associazione che partecipano al monitoraggio congiunto sono:

Francia
Amnesty International France
Anafé
La Cimade
Médecins du Monde
Médecins sans frontières
Secours Catholique Caritas France
AdN Association pour la Démocratie à Nice
Citoyens Solidaires 06
DTC-Défends ta citoyenneté
LDH Nice
Pastorale des migrants du diocèse de Nice
Roya Citoyenne
Syndicat des Avocats de France
Tous Migrants

Italia
Amnesty International Liguria
ASGI
Caritas Intemelia OdV
Diaconia Valdese
Intersos
OXFAM Italia
Terre des Hommes Italia
WeWorld Onlus

– Leggi il rapporto di Oxfam, Diaconia Valdese e Asgi “Se questa è Europa. La situazione dei migranti a Ventimiglia“, pubblicato il 15 giugno 2018