Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Arezzo – Cittadinanza sportiva: opportunità e ostacoli per una piena integrazione

Lunedì 17 dicembre 2012, Sala Giostra del Saracino, Arezzo,

Programma:
Conduce Matteo Marani, Direttore “Guerin Sportivo”

Ore 10.30 – Saluti istituzionali
Marco Donati, Assessore allo Sport del Comune di Arezzo
Franco Corradini, Coordinatore Network Città del Dialogo
Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e Delegato ANCI
all’Immigrazione
Alberto D’Alessandro, Ufficio del Consiglio d’Europa
Salvatore Sanzo, Assessore Provincia di Pisa e Responsabile
Sport UPI Toscana

Ore 11.00 – Il diritto allo sport
Mauro Valeri, Sociologo UNAR
“Lo sport tra inclusione e discriminazione”

Nicola Saccon, Avvocato Progetto MeltingPot Europa
“Gli strumenti giuridici a difesa del diritto allo sport”

Gianni Rivera, Presidente Nazionale Settore Giovanile e
Scolastico FIGC
“Il calcio: strumento od ostacolo
all’integrazione?”

Andrea Sarubbi, Deputato e primo firmatario della proposta
di legge trasversale sulla cittadinanza
“Le seconde generazioni dell’immigrazione in Italia”

Ore 12.00 – Testimonianze
Daniela Conti e Atai Saravan, ASD Liberi Nantes
Atleti delle Città del Dialogo

Ore 12.30 – Discussione
Filippo Fossati, Presidente Nazionale UISP
Giorgio Cerbai, Presidente CONI Arezzo
Carlo Balestri, Referente Rete FARE (Football Against
Racism in Europe) Italia
Gianfranco Petrucci, Presidente FIGC Arezzo

Ore 13.00 – Conclusioni
Stefania Magi, Assessora alle Politiche per
l’Integrazione del Comune di Arezzo

Per info [email protected] tel. 0575 377170

Il seminario “CITTADINANZA SPORTIVA – Opportunità e ostacoli per una piena cittadinanza”, che si terrà ad Arezzo il 17 dicembre 2012, costituisce un’importante occasione per celebrare con le città del Network delle Città del Dialogo la Giornata Mondiale del Migrante

Il seminario, la cui idea nasce da alcune semplici considerazioni, si pone un duplice obiettivo:
– la sensibilizzazione sul tema della cittadinanza attraverso lo sport
– la modifica delle regole per rimuovere le discriminazione nell’accesso allo sport dei ragazzi stranieri.

In Italia risiedono circa 1 milione di minori stranieri, 700.000 nati in Italia, moltissimi qua fin da molto piccoli. Di fatto sono italiani, ed amano il calcio e lo sport nella stessa misura degli altri ragazzi italiani. Di diritto, invece, non lo sono. La cittadinanza italiana è attribuita soltanto ai minori che hanno un genitore cittadino italiano. Gli altri devono attendere la maggiore età per richiederla. I meccanismi di tesseramento di ragazzi che non hanno la cittadinanza italiana nelle società sportive sono farraginosi e spesso inefficaci, e di fatto li escludono da gran parte delle competizioni dei loro coetanei: è frequente vedere un ragazzo allenarsi con impegno e risultati, e poi non giocare in partita o non poter partecipare alle competizioni. Questo da un lato costituisce un’importante discriminazione, e dall’altro impoverisce lo sport nostrano di talenti ed introiti. Siamo fortemente impegnati nel modernizzare le regole per la cittadinanza. Ci arriveremo, ma nel frattempo a quanti ragazzi impediremo di giocare a calcio o di fare sport agonistico? Invitiamo le federazioni a trovare, insieme a noi, soluzioni per tesserare i minori stranieri: rimuoveranno discriminazioni ed accresceranno i loro vivai. L’evento di Arezzo vuole essere un contributo concreto per favorire la crescita di una cultura dell’integrazione e della cittadinanza per le giovani generazioni.