Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Assoluzione al processo per la tragedia di Porto Palo

"Vergogna" dichiarano le associazioni

Si è concluso con l’assoluzione dell’unico imputato il processo riguardante il naufragio di Porto Palo del dicembre ’96.
Una “vergognosa assoluzione”, così viene definita la sentenza dalle associazioni che in questi anni si sono battute perché le responsabilità di quella enorme tragedia non fossero insabbiate.

La sentenza è stata emanata in base all’ art. 530 del codice di procedura penale per “non aver commesso il fatto”.
Il più grande naufragio avvenuto nel Mediterraneo dal dopo guerra ai giorni nostri rimane quindi una delle tante tragedie senza responsabili, senza verità e giustizia.
Le testimonianze che recentemente erano venute alla luce, in cui due superstiti della tragedia riconoscevano l’imputato, non sono state prese in considerazione, mentre neppure una foto è stata mai sottoposta all’attenzione dei superstiti che hanno testimoniato in questi anni di udienze.
Oltre al danno della tragedia ritroviamo ora la beffa della verità processuale, lontana dalla realtà dai fatti di quei giorni.
Agli avvocati non rimane che proporre l’appello alla sentenza nei tempi previsti dalla corte.

Hanno ucciso per la seconda volta quelle 283 vittime” dichiarano in un comunicato Arci(Sr), Attac-Catania, Senza Confine, Rete Antirazzista Siciliana e l’unione dei lavoratori pachistani in Italia, che in questi anni si sono battute perché questa vicenda non fosse dimenticata.
La sentenza nasconde la volontà di cancellare gli effetti della legislazione messa in campo in maniera bi-partisan da tutti i governi che si sono succeduti” accusano le associazioni, che annunciano battaglia perché per assumersi le responsabilità non basta la costruzione di un monumento commemorativo.

Vai allo Speciale Melting Pot a dieci anni dal naufragio della Nave fantasma

Vedi l’articolo di Peacereporter sullo stesso argomento