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Bassa Padovana Accoglie: appello per i richiedenti asilo allontanati dal progetto d’accoglienza

Richiedenti asilo preventivamente condannati e "sbattuti in strada" ancor prima che si accertino le responsabilità

Trentaquattro richiedenti asilo chiedono spiegazioni sul mancato rilascio della loro carta d’identità e si ritrovano denunciati per sequestro di persona. Per undici di loro è stata anche disposta la revoca delle misure di accoglienza.
Queste persone si sono trovate, senza nessun preavviso, in mezzo ad una strada, in pieno inverno e senza alcun mezzo di sostentamento: pensiamo che si tratti di una condanna preventiva di estrema gravità in quanto gli undici richiedenti asilo sono stati condannati prima ancora che un tribunale si sia espresso, riconoscendo loro le responsabilità per cui sono stati denunciati.
Questo è il preoccupante e triste epilogo di una vicenda accaduta a Battaglia Terme lo scorso 12 novembre all’interno del centro di accoglienza “Terme Euganee” gestito dalla Cooperativa Ecofficina.
Una vicenda che è nata perché i richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza di Battaglia Terme, Due Carrare e Monselice hanno chiesto spiegazioni del perché a loro non venisse rilasciata la carta d’identità così come era successo in altre province del Veneto. Una richiesta legittima vista la confusione interpretativa delle direttive ministeriali che si è verificata.
Una vicenda che avrebbe potuto avere un epilogo ben diverso se non si fosse deciso di dare l’esempio usando come unica risposta la repressione giudiziaria.
E’ per questo che chiediamo alla Prefettura di Padova e alla Cooperativa Ecofficina:

1. La sospensione dei provvedimenti di revoca delle misure di accoglienza emessi per gli undici richiedenti asilo (e di quelli possibili per i rimanenti ventitré) finché non si arrivi ad un giudizio definitivo della magistratura.

2.Il ritiro della denuncia e del conseguente provvedimento di revoca delle misure di accoglienza per i richiedenti asilo ammalati. Una situazione ulteriormente aggravata dal fatto che non potendo più usufruire dell’esenzione sono costretti a pagarsi le visite e le eventuali cure mediche.

Tali richieste sono dettate dal rispetto dei fondamentali principi di diritto per cui la pena deve essere commisurata al reato e la responsabilità penale e personale deve essere accertata in giudizio.
Invitiamo associazioni e privati cittadini, a firmare urgentemente questo appello in nome del rispetto della dignità e dei diritti giuridici delle persone.

Bassa Padovana Accoglie