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Burkina Faso – Protezione umanitaria a causa della condizione d’insicurezza del paese

Tribunale di Napoli, ordinanza del 16 gennaio 2017

Il Burkina Faso, al di là delle formali garanzie costituzionali e legali, è certamente un paese in cui la polizia ha spesso utilizzato la forza per reprimere le manifestazioni di piazza (cfr. le informazioni in atti del Ministero dell’Interno) e si trova collocato, da un punto di vista geografico, in zone attigue a paesi in cui il pericolo di terrorismo è costante. Di recente, nel 2014, si sono verificate diverse manifestazioni ed atti di violenza nei confronti di manifestanti e passanti come protesta nei confronti dell’ex presidente Compaorè, il quale nel mese di ottobre del medesimo anno si è dovuto dimettere.
A novembre 2014 ci sono state le elezioni (presidente, dopo un anno di transizione, Roch Marc Christian Kaborè e a dicembre Salifou Diallo). Il paese, inoltre, come del resto la maggior parte della zona saheliana , risente dell’insicurezza derivante dai fenomeni di terrorismo. In particolare, il 15.1.16 si è verificato un attacco terroristico nel centro di Ouagadougou con diverse vittime. Non vi sono però al momento conflitti generalizzati. Tali considerazioni possono reputarsi rilevanti per l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 5 comma sesto del T.U. sull’Immigrazione e 32 comma terzo del d.lvo n. 258 relativamente alla sussistenza di condizioni per accedere alla protezione umanitaria, che presuppongono la ricorrenza di gravi motivi di carattere umanitario.

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Tribunale di Napoli, ordinanza del 16 gennaio 2017