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Carta di Lampedusa – Tutto pronto sull’isola per l’inizio della tre giorni

Alle 17.00 il via alll'incontro euromediterraneo con il Sindaco Giusi Nicolini e gli abitanti dell'isola

E’ tutto pronto per l’inizio della tre giorni che movimenti, associazioni, grandi e piccole organizzazioni, dedicheranno alla stesura della Carta di Lampedusa.
I lavori si apriranno alle 17.00 con il primo incontro che potrete seguire in diretta, come gli altri, su www.meltingpot.org. Nella sala nella sala conferenze dello scalo aeroportuale, il Sindaco Giusi Nicolini accoglierà i partecipanti pronti ad ascoltare le rivendicazioni ed i racconti degli abitanti dell’isola che discuteranno della vita quotidiana di questo lembo di terra al centro delle rotte forzate nel Mar Mediterraneo. Poi sarà la volta degli ospiti che provengono da altri Paesi.
Alcuni di loro arrivando da Amburgo, in Germania, sono rifugiati ed attvisti che da mesi sono accampati in piazza per rivendicare il diritto di restare nel luogo che hanno scelto di abitare e di farlo in modo degno. Sami, un ragazzo nigeriano ci racconto questa esperienza da un punto di vista molto particolare: quello di chi questa volta è potuto tornare a Lampedusa per scelta, dopo averla raggiunta contro la sua volontà in uno dei tanti barconi partiti dalla Libia durante la guerra del 2011.

da GlobalProject

Ma le attività sull’isola sono cominciate già ieri. Andare a Lampedusa non è cosa facile. Il vento è di quelli pesanti, il mare è gonfio, il Cpsa è vuoto ma il ricordo di quelle immagini è ancora vivo. Come in una enorme caserma le strade sono piene di agenti a piedi e mezzi militari di ogni tipo. La flotta di Mare Nostrum intanto scandaglia la costa. L’isola appare continuamente messa alla prova da una normalità costruita in decenni di emergenze. Le tante parole specate in questi anni hanno costruito così diffidenza e timore tra gli abitanti, restii a parlare davanti a telecamenre che li ascoltano solo come comparse, fugure subalterne di una trama scritta altrove che ha al centro lo spettacolo del confine. Ma chi è arrivato sull’isola negli scorsi giorni ha saputo raccogliere anche questa sfida. Così nelle prossime ore, non solo il Sindaco, ma anche gurppi più o meno organizzati di commercianti, pescatori, abitanti, parteciperanno all’inio dei lavori per portare il loro contributo, tutti convinti che battersi oggi contro le politiche europee di gestione dei confini, a partire da quelle che costringono chi fugge a farlo in barca affidandosi ai trafficanti, significa anche liberare Lampedusa dal ruolo di frontiera che gli è stato comodamente consegnato per tutto questo tempo.

Sabato sarà invece il momento della stesura definitiva della Carta, mentre domenica si discuteranno le iniziative future. In tanti, centinaia, alla ricerca di un nuovo inizio collettivo.
Il cambiamento insomma è già inizato.

da GlobalProject