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Rubrica: A proposito di Accoglienza

Castelfiorentino (FI) - Chi tace è complice

I consiglieri della lista civica Castello a Sinistra continuano un minuzioso lavoro di monitoraggio sull’accoglienza dei richiedenti asilo a Castelfiorentino e nel territorio adiacente. Pubblichiamo la loro ultima lettera che chiede di far incontrare le persone alloggiate nelle strutture di Meleto e Molin Nuovo con rappresentanti delle Amministrazioni e dell’associazionismo locale senza la presenza di responsabili della cooperativa Mc Multicons che gestisce il servizio. I consiglieri vogliono essere sicuri delle loro reali condizioni e che siano consapevoli di tutti i loro diritti. Inoltre rimarcano un oscurantismo mediatico delle loro denunce pubbliche e di non aver ricevuto nessuna risposta alla loro precedente richiesta di chiarimenti.

Venerdì 28 agosto alla Festa Comunista di Castelfiorentino si è svolto un dibattito sull’accoglienza profughi alla presenza di Giuseppe Faso e Sergio Bontempelli dell’Associazione Straniamenti.

Presenti al dibattito alcuni richiedenti asilo alloggiati nella struttura di Molin Nuovo, accompagnati dagli operatori della cooperativa Mc Multicons che ha in gestione il servizio. Non erano invece presenti, perché alla Festa del Pd di Castelnuovo d’Elsa, i ragazzi ospitati nella struttura di Meleto della quale ci stiamo occupando da tempo. Così non abbiamo avuto modo di poter ascoltare la loro voce e le loro esperienze.

Gli ospiti di Molin Nuovo sono intervenuti tutti con le stesse, identiche, parole: grazie al Governo italiano, al Comune di Castelfiorentino che li ha accolti (ma sono ospiti a Empoli!) e agli operatori della Mc Multicons. Ci è sembrato che abbiano dovuto imparare a memoria una lezione e che non si siano potuti esprimere liberamente. Impressione confermata dall’ultimo intervento: un ragazzo non solo ha lamentato problemi di salute, ma ha dichiarato pubblicamente che, dopo 3 mesi dal suo arrivo, ancora non è stato contattato da nessuno per le pratiche di richiesta asilo.

Questo ragazzo, infatti, ha preso il microfono e ha chiesto (in inglese):

“È giusto che io viva in quella struttura da 3 mesi senza aver avuto ancora i miei documenti, che mi spettano in pochi giorni?
È giusto che da 3 mesi beva acqua che mi provoca il mal di stomaco?
È giusto che mi venga detto, nella struttura, ‘queste sono le condizioni e se non Ti piacciono la porta è quella’ ?
È giusto? È tra i miei diritti avere dei vestiti dignitosi ed essere trattato come un essere umano?"
Ci è sembrato che il ragazzo avesse paura a parlare, e che ai richiedenti asilo non fossero chiari i loro diritti: vorremmo che questi dubbi venissero dissipati.

Chiediamo quindi che i richiedenti asilo alloggiati nelle strutture di Meleto e Molin Nuovo incontrino rappresentanti delle Amministrazioni e dell’associazionismo locale senza la presenza di responsabili della Mc Multicons; vogliamo essere sicuri delle loro reali condizioni e che siano consapevoli di tutti i loro diritti.

Segnaliamo anche l’intervento di una delle rappresentanti della Mc Multicons che ci ha accusati di aver scritto il falso nella nostra denuncia alla Prefettura. Stiamo valutando se procedere a via legali per diffamazione in quanto la situazione di assoluto degrado della struttura che avevamo trovato nel corso della nostra visita, avvenuta dopo che i profughi erano lì da ben 15 giorni, è testimoniata da molte fotografie.

Ci è giunta inoltre voce, da fonte attendibile, che nella struttura di Meleto siano alloggiati minori: chiediamo pubblica smentita da parte dell’Amministrazione. Se questo fosse vero, chiediamo che i minori vengano trasferiti in strutture più consone e in situazioni di tutela maggiori (es. casa famiglia, SPRAR), come di fatto dovrebbe essere.

Ci risulta anche che a Castelfiorentino inizi ad essere messo in pratica l’Accordo per la realizzazione delle attività di volontariato per i migranti ospiti in strutture di accoglienza (Del. 678/2015 Regione Toscana). Prima della pubblicazione della Delibera ufficiale, sono apparse le foto sulla pagina facebook del Sindaco Falorni.

Siamo contrari al fatto che i profughi siano fatti lavorare gratuitamente in servizi che dovrebbero prevedere l’impiego di lavoratori. Il lavoro va pagato, sempre.

Verificheremo che i contributi che la Regione ha previsto di versare (circa 100,00 a persona) affinché i Comuni le girino alle associazioni di volontariato aderenti siano usati per quel che la delibera ha previsto: copertura delle spese assicurative contro gli infortuni e responsabilità verso terzi, acquisti di dispositivi di protezione individuale e formazione professionale.

Verificheremo che i profughi siano informati che l’adesione è completamente volontaria e non un obbligo per ottenere i documenti necessari: l’asilo è un diritto sancito dall’art. 10 della Costituzione Italiana.

Restiamo ancora in attesa di risposte alla nostra precedente lettera aperta del 9.8.2015 inviata al Sindaco Falorni, alla Asl di Empoli e alla Prefettura di Firenze e chiediamo come mai né il Tirreno né la Nazione l’abbiano pubblicata e come mai Gonews (un sito on line) l’abbia tolta dopo poche ore di pubblicazione.

- Vedi anche:
Meleto: Rimozioni e censure per evitare l’argomentazione, di Giuseppe Faso

* Foto: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa

Vedi anche

  • Accoglienza dei profughi a Castelfiorentino (FI) ancora inadeguata
  • La dignità della pizza mensile
[ 3 settembre 2015 ]
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