Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Le foto allegate a questo articolo lasciano senza parole. Sono le foto che mostrano le planimetrie e i modellini del progetto del Cpt di Gradisca d’Isonzo.

L’ex caserma Polonio si appresta a diventare il più grande e aberrante lager moderno per rinchiudere e imprigionare centinaia di cittadini migranti. Sono 254, sulla carta, i posti letto che questa struttura conterrà, ma il sovraffollamento qui non sarà certo un problema, data la vastità dell’area. Un’ala è destinata agli uomini e un’altra alle donne. In più c’è un non ben definito “corpo isolato” (bambini? celle di isolamento?).

Ogni camerata conta 8 posti letto e si affaccia su una vera e propria gabbia, collegata alle altre gabbie tramite un camminamento che prevede anche una rete superiore.

Nell’area, a cui si accede dopo aver varcato due cancelli, un muro di 8 metri, una cancellata interna che recinta le strutture, metal detector e sale di perquisizione, c’è praticamente tutto quello che serve a garantire una detenzione senza via di fuga, comprese torrette di avvistamento, stabili per le forze dell’ordine, armeria, deposito lacrimogeni, ecc.

Impossibile da commentare, poi, la vista di due campi da tennis, uno per gli uomini e uno per le donne.
Guarda i progetti del CPT

Il coordinamento di gruppi e associazioni antirazziste della regione ha intanto indetto per il 26 febbraio una manifestazione a Gradisca contro l’apertura del CPT.
Leggi l’appello