Padova – Lunedì 25 giugno 2018, ore 21.00
Sherwood Festival, Park Nord Stadio Euganeo – Viale Nereo Rocco
(presso il Second Stage)
Diritto di migrare e criminalizzazione della solidarietà nel tempo dei populismi
Ne parliamo con:
– Andrea Segre, regista e promotore del Forum Nazionale “Per Cambiare L’Ordine delle Cose”
– Domenico Lucano, Sindaco di Riace (per impegni istituzionali non potrà essere presente al dibattito)
– Riccardo Gatti, Proactiva Open Arms – Ong spagnola di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo
– Avv. Giulia Crescini, Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI)
– Andrea Palladino, giornalista e documentarista
Coordina Stefano Bleggi, Progetto Melting Pot Europa
Lo scenario attuale attorno alle strategie di gestione delle migrazioni assomiglia sempre di più ad un campo di battaglia dove prevale assuefazione alle tragedie e un generale senso di impotenza. Nel tempo dei populismi i migranti e i loro diritti sono le vittime sacrificabili, sono numeri e statistiche sfruttati nelle campagne elettorali al fine di accrescere il consenso della parte politica che meglio interpreta e fomenta le paure percepite e i rancori delle popolazioni europee.
Tutto si gioca al ribasso, tutte le esternazioni politiche razziste o securitarie sono storicamente un modo per gestire in termini più restrittivi, arbitrari e ricattabili l’accesso degli immigrati ai diritti sostanziali. Il solco del resto, dalla legge Bossi-Fini fino alla Minniti-Orlando, è stato ben tracciato dai governi precedenti e da decenni di politiche europee di esternalizzazione delle frontiere e di controllo dei confini. Sulle persone migranti sono collaudate tecniche di esclusione e inclusione differenziale per definire una gerarchia sociale che, poi, verrà applicata a tutte e tutti.
Oggi, però, non solo assistiamo a una contrazione generale del diritto di asilo, alla militarizzazione delle rotte o a nuovi accordi per subappaltare il controllo dei flussi, ma anche a modalità più invasive di criminalizzare coloro che, in forme molteplici, praticano iniziative di solidarietà. L’attacco in questi ultimi anni verso tutte le azioni solidali si è talmente intensificato che perfino “salvare vite umane” – tanto nel Mediterraneo quanto sui valichi di frontiera alpina – è considerato un fattore d’attrazione da controllare, delegittimare e reprimere. Nel contempo lo scenario nazionale scivola inesorabilmente con un nuovo governo Di Maio-Salvini verso politiche ancora più spietate e fortemente connotate da razzismo ed emarginazione sociale verso i soggetti più deboli.
Ma se in tutta Europa le politiche anti-migranti hanno preso il sopravvento, è anche vero che, disseminate nei diversi territori, resistono e si fanno forza a vicenda un’incredibile ricchezza di azioni, pratiche e lotte. Sono esperienze, progettualità, forum, proposte concrete, manifestazioni e piazze dove emergono intelligenze, capacità giuridiche di difendere i diritti umani, cooperazione sociale e piani rivendicativi: è da questo portato che si può e si deve ripartire per costruire un movimento che non si abitui all’ineluttabilità del presente e si ponga, costantemente, l’ambizione di cambiare l’ordine delle cose.
Vedi anche:
– Presentazione del libro “Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace“, con l’autrice Tiziana Barillà
Lunedì 25 giugno ore 19.00 – Sherwood Festival, Park Nord Stadio Euganeo – Padova
– Storie dentro e oltre i muri. Sui sentieri dei migranti verso l’Europa e gli Stati Uniti
Giovedì 21 giugno ore 19.30 – Sherwood Festival, Park Nord Stadio Euganeo – Padova