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Gambia – La buona integrazione e la situazione precaria del Paese in materia di diritti civili giustificano la protezione umanitaria del richiedente

Tribunale di Perugia, ordinanza del 3 agosto 2017

Photo credit: Angelo Aprile

Il Giudice riconosce la protezione umanitaria a cittadino gambiano resosi responsabile di aver causato l’incendio di un distributore di benzina, temendo poi l’arresto ed il carcere.
Il Giudice, verificata la credibilità del racconto (ritenuto invece inverosimile dalla Commissione), ha affermato che “se il ricorrente provenisse da un Paese in cui sono garantiti i diritti civili non vi sarebbe modo di temere di sottoporsi eventualmente anche ad un processo per accertare le effettive ragioni del ricorrente, dall’altro lato esso ha intrapreso in Italia un percorso di integrazione sociale. Agli atti, infatti, risultano prodotti documenti che attestano l’impegno profuso nello studio della lingua italiana, nello svolgimento di attività lavorativa di raccolta delle olive presso l’azienda agricola (…), l’iscrizione alla Società sportiva ADS Julia Spello e la partecipazione ad attività di socializzazione“.

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Tribunale di Perugia, ordinanza del 3 agosto 2017