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Gli illegittimi provvedimenti di espulsione della questura di Napoli

Ulteriore decisione del Giudice di Pace di Napoli che dichiara l’illegittimità del provvedimento di espulsione dello straniero che, ottenuto l‘appuntamento ad hoc tramite la piattaforma on-line, si era presentato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli per formalizzare la domanda di riconoscimento della protezione internazionale.

La vicenda riguarda una richiedente di origini tatare proveniente dalla Crimea. Presentatasi all’appuntamento e inoltrata istanza di riconoscimento della protezione internazionale, inopinatamente è stata destinataria di un decreto di espulsione con accompagnamento alla frontiera.

A seguito della notifica del provvedimento indicato, negli stessi uffici della Questura veniva celebrata udienza innanzi al Giudice di Pace di Napoli il quale decideva di non convalidare l’accompagnamento coatto alla frontiera; la richiedente, veniva comunque tradotta presso il CIE di Ponte Galeria, oggi ridefinito Centro Permanente per il Rimpatrio, e dopo due giorni di detenzione, svolta udienza in camera di consiglio, il Giudice di Pace di Roma non ne convalidava il trattenimento.

Nelle more, veniva presentato ricorso avverso il decreto di espulsione emesso dalla Prefettura di Napoli: il Giudice di Pace di Napoli, a conclusione del procedimento, annullava il provvedimento impugnato chiarendo che, in base alla normativa vigente, la Questura non ha alcun potere decisionale in ordine alla valutazione circa l’ammissibilità o meno ovvero circa la strumentalità della
presentazione della richiesta di protezione internazionale. Precisa,
inoltre, che: “[…] l’istante aveva formulato domanda di protezione internazionale e dunque la Questura avrebbe dovuto provvedere all’invio presso la Commissione Territoriale che rappresenta l’unico organo competente a decidere in ordine al riconoscimento dello status e rilascia allo straniero un permesso di soggiorno per richiesta asilo” in attesa della definizione del procedimento.

Preme segnalare che gli illegittimi provvedimenti di espulsione, nei quali non vi è traccia alcuna della intervenuta presentazione della richiesta di protezione internazionale, emessi dalla Questura di Napoli nei confronti degli stranieri che, ottenuto l’appuntamento, si presentano presso l’Ufficio Immigrazione per inoltrare richiesta di protezione internazionale, si stanno susseguendo di settimana in settimana.

Tali provvedimenti non sono, purtroppo, conseguenza di occasionali errori da parte di un inesperto operatore, ma sembrano piuttosto essere il prodotto di una ragionata prassi della Questura ai danni non solo di stranieri che presentano domande reiterate ovvero pluripregiudicati o già destinatari di decreti di espulsione, ma anche, come nel caso in esame, di stranieri incensurati che per la prima volta inoltrano una richiesta di protezione internazionale.

Si auspica che la Questura di Napoli, anche in conseguenza delle pronunce giurisdizionali riportate, ponga termine a tale prassi permettendo in tal modo ai richiedenti asilo il pieno esercizio del diritto, costituzionalmente garantito, di presentazione della richiesta di protezione internazionale.

– Scarica l’ordinanza
Giudice di Pace di Napoli, ordinanza aprile 2018