Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

tratto da Globalproject.info

GlobalBeach! dalle moltitudini dell’arcipelago ribelle: Pointbreak in Venice !

GlobalBeach, spiaggia occupata, spazio di azione comunic/attiva, di rivendicazioni di spazi, di cultura e socialità, di mobilitAZIONI, di precognitar* La Spiaggia dei sogni perduti e ritrovati, quelli fatti e quelli sempre ancora a venire. Global Beach: a ricordare la vocazione del Progetto e il desiderio comune che scivola veloce sulle altissime onde che collegano isola a isola, comunità a comunità, fratello a sorella, singolarità a singolarità, a cercare tutti insieme quel Point Break che permette, ogni volta e di nuovo, la scoperta di nuove linee di fuga verso altre isole dell’Arcipelago ribelle.

Nella mitopoietica dei surfisti c’è un topos ricorrente: aspettare non una onda quale che sia ma quell’onda; aspettarla anche anni e anni per poterne assaporare la singolare potenza. È una potenza di libertà quella che perseguono ed è quella, esattamente quell’onda che GlobalBeach cercherà di cavalcare nei giorni tra l’1 e l’11 settembre al Lido di Venezia, durante dentro e contro la Mostra del cinema.

Tutti sanno che al Lido non c’è mai stata nemmeno una minuscola onda “naturale” e la sperimentazione della moltitudine surfcognitaria si concentrerà quindi su una cosa ancora più estrema e im/possibile. GlobalBeach vuole produrla lei l’onda sulla quale viaggiare.
Ovvero il muro flessibile di acqua, suoni, corpi e intelligenze che, solcato dai mille stili di surfing praticati da una molteplicità di soggettività ribelli, si andrà ad infrangere, travolgendoli, su tutti i muri della vergogna: da quelli in Palestina, che continuiamo ad avere negli occhi, a quelli marittimi che nel Mediterraneo sono opposti alle migliaia di fratelli e sorelle in cerca di felicità e dignità, da quelli normativi che ci costringono alla precarietà a quelli invisibili, ma molto efficaci, che la società del controllo fa proliferare ogni giorno per separare le moltitudini e rendere letteralmente invivibile la loro libertà, sino a quello assoluto incarnato dal muro della guerra.

Abbiamo anche compreso che nella piramide frattale dei poteri dell’Impero un posto di tutto rispetto (si fa per dire…) spetta all’industria della comunicazione e dell’immaginario, cioè a quella filiera della produzione cognitiva comandata dall’alto – e nella quale svolgono la loro attività molti tra noi – che rapina sogni, idee, immagini e finanche corpi, per trarne profitto per pochi e propagandare interessi del tutto estranei, se non nemici, alla moltitudine produttiva: GlobalBeach è un atto di riappropriazione comunicativa e insieme un sabotaggio dell’ industria dell’immaginario imperiale. Perché è la moltitudine la protagonista assoluta di tutto il cinema dell’adesso. Il cinema, infatti, è una vera e propria macchina di produzione globale di soggettività che vogliamo sia sempre più una macchina del comune. Sono le singolarità della moltitudine i veri attori principali dell’immagine-tempo e non c’è Spielberg che tenga di fronte a questo pianosequenza anomalo e selvaggio proprio come quell’onda di cui siamo in cerca.

Per tutto questo la decisione comune è stata quella di cominciare dal riappropriarsi di uno spazio adeguato: una spiaggia liberata dentro il territorio dello spettacolo globale. Come tutti sanno divellere i sassi dal selciato significa sempre trovare una spiaggia sulla quale fare festa e dalla quale partire per incursioni pirata nelle strade e nell’etere.

GlobalBeach è una Temporary Autonomous Zone a vocazione n/europea e biopolitca attraverso cui i surfisti precognitari vogliono praticare la conquista della continuità dei diritti che, nel nostro caso, significa continuità della vita di contro al regime di intermittenza che il neoliberismo impone alle nostre esistenze.

La biopolitica, per noi precognitari n/europei, non è uno slogan asignificante né un mantra rassicurante bensì la scansione di tutti i programmi, tutte le frequenze, tutte le reti, tutte le immagini, tutti gli affetti di cui siamo capaci, per esercitare tout ensemble potenza costituente delle e sulle nostre vite e così rovesciarla con tutta la forza del desiderio collettivo sui signori della guerra e del profitto.

Free cinema for all!

Liberté Egalité Flexsicurité!

Reddito, Diritti, Dignità!

Dove: Lido di Venezia – Riviera S. Nicolò

Per raggiungere la spiaggia:

Autobus “A” o “B” da S. Maria Elisabetta;

Ferry Boat P.zale Roma, fino a S. Maria Elisabetta;

Ferry Boat dal Tronchetto direzione Alberoni;

Fermata Riviera S. Nicolò.