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Seconda tappa della Carovana: Belgrado

In Europa oltre i nuovi muri – “Legalmente Invisibili”

La situazione dei Rom in Serbia - Incontro con Praxis

Dopo una camminata cocente sotto il sole di Belgrado arriviamo alla sede di Praxis una associazione di giuristi che lavora per la tutela legale dei gruppi marginali e delle minoranze.
Affrontiamo il primo “misunderstanding”: si aspettavano 5 persone e l’ufficio è molto piccolo. Con una scenata all’italiana sosteniamo il nostro “nema problema” (nessun problema) “Possiamo stare seduti uno sopra l’altro! (e rischiare di smettere di respirare da un momento all’altro a causa del caldo)”
La simpatia vince e Ivanka Kosic, direttrice esecutiva di Praxis, ci propone di spostarci nel cortile di un ristorante vicino.

Gli avvocati e giuristi di Praxis, che in greco significa “tradurre un’idea in azione”, seguono in particolar modo le comunitá Rom che sono le più marginalizzate.
Ivanka ci spiega che oltre alle difficoltà sociali e un’estrema povertà, il problema per i Rom è la mancanza di documenti.
Molti di loro infatti non sono registrati all’anagrafe e ciò non gli permette di accedere nemmeno ai servizi di base, come ad esempio alle mense pubbliche.
Praxis li definisce “i legalmente invisibili”, vivono in quartieri tipo favelas, ufficialmente sono 150 mila, il 3% dell’intera popolazione.
Praxis collabora anche con ASGI e organizzazioni simili in altri paesi poichè segue anche i Rom ai quali non è stata riconosciuta una protezione internazionale e che vengono quindi espulsi dall’Unione Europa.
Svolgono un lavoro di informazione sulle difficili condizioni e i rischi connesi all’emigrazione, ma nonostante questo molti decidono di andarsene soprattutto in quei paesi in cui sanno che la procedura per l’asilo dura più mesi, così almeno per un po’ vivono in condizioni migliori.
Praxis è presente nei campi con squadre mobili per il supporto legale.
Grazie al suo lavoro e alle pressioni sul governo pochi mesi fa è stata emanata una legge che prevede la possibilità di iscrizione all’anagrafe fornendo l’indirizzo dei servizi sociali di riferimento, ma si sta ancora aspettando la sua attuazione.
Il passo conseguente sarà il riconoscimento della cittadinanza.
Da quanto abbiamo visto anche nei nostri viaggi precedenti, i Rom hanno subito l’esclusione dalla società e dalla politica proprio a seguito della disgregazione della Jugoslavia, non hanno rappresentati politici nel Governo, sono ovunque i grandi esclusi e immagini come i lavavetri ai semafori o bambini che chiedono l’elemosina per strada, prima della guerra erano eccezioni, oggi sono divenuti la normalità.

Intervista a Ivanka Kostic: