Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Il campo di Dobova e quello di Breziče. Previsti 30mila arrivi tra oggi e domani

Report staffetta #overthefortress dal confine sloveno-croato

Questa mattina, martedì 10 novembre, mentre ci muovevamo verso la stazione di Dobova ci siamo imbattute in un campo a Breziče. Qui il campo adiacente la stazione di polizia è vuoto e lasciato all’abbandono da almeno una settimana, la maggior parte dei migranti infatti viene trasportata e identificata direttamente a Dobova.

Il campo di Dobova, #overthefortress
Il campo di Dobova, #overthefortress

Mentre stavamo parlando con gli autisti di un autobus davanti alla stazione di polizia ci ha sorpreso l’arrivo di un autobus carico di migranti. Scopriamo che il campo di Dobova è chiuso e così rimarrà per altri 3 giorni a causa di lavori di manutenzione del pavimento e di ampliamento delle infrastrutture per velocizzare le procedure di accoglienza e identificazione.

Al momento i campi non sono usati e l’identificazione è eseguita nella stazione di polizia di Breziče, dove l’ingresso dei volontari è particolarmente limitato dato che i migranti vengono immediatamente fatti risalire sui treni diretti al confine con l’Austria.

Non potendo essere d’aiuto a Breziče siamo tornate alla stazione di Dobova, dove si trova un piccolo campo – della Caritas – auto-organizzato che si occupa di portare aiuti alle persone e soprattutto alle famiglie che transitano nella stazione.

Oggi da Dobova sono passati almeno cinque treni, due in arrivo e tre in partenza, il flusso di persone è sostenuto. Le associazioni presenti in stazione sono Caritas, Adra, Croce Rossa e UNHCR, che si occupano di dare ai migranti beni di prima necessità, come acqua e frutta, e di ripulire i vagoni dei treni.

Il campo abbandonato di Breziče, #overthefortress
Il campo abbandonato di Breziče, #overthefortress

La polizia gestisce lo smistamento dei migranti in maniera confusa, abbiamo visto con i nostri occhi tre fratelli fare avanti indietro lungo i binari alla ricerca del resto della famiglia. Manca personale e soprattutto interpreti e traduttori, ma la polizia non vede di buon occhio troppe presenze all’interno della stazione, anche quelle con evidente utilità nella gestione del tutto.

Questa mattina è stato fatto un blocco di polizia, che impediva l’accesso al lato della stazione adibito al transito dei migranti, per tutti coloro che non fossero dotati di un pass che dimostrasse la registrazione alle liste di volontari con associazioni autorizzate.

Per adesso rimane solo una voce di corridoio, ma sembra che presto le associazioni di volontariato e Ong che lavorano in aiuto dei migranti verranno allontanate e la situazione sarà totalmente gestita dalla polizia e dal governo sloveno, per non far trapelare troppe notizie e per tenersi i fondi europei in arrivo. Il rischio in questo caso sarà che compiti delicati verranno affidati a persone non qualificate e non interessate ad assumere questo ruolo.

I rapporti con la polizia sono molto precari, qualsiasi cosa potrebbe essere motivo di allontanamento per i volontari del piccolo campo, anche una foto o un articolo di troppo fatti da giornalisti di passaggio.

Il passaggio di queste persone appare come un carico-scarico merci ed evidenzia come ci sia difficoltà a garantire l’umanità e la dignità che queste persone, donne uomini e bambini che affrontano con coraggio il loro viaggio della speranza, hanno il diritto di avere.

Staffetta #overthefortress, Elisa Samanta e Sara