Gli immigrati regolari, che vogliono ricongiungersi con familiari ancora all’estero, chiedono che il Comune certifichi la conformità igienico-sanitaria dell’alloggio nel quale vivono, così come richiede una nuova legge. Toc, toc, gli immigrati bussano. Ma il municipio non risponde. La macchina è in avaria, ferma. Da quando l’8 agosto 2009 scorso è entrata in vigore la nuova normativa, che per i ricongiungimenti richiede non più soltanto la dichiarazione di idoneità abitativa ma anche la conformità igienico-sanitaria, né il Comune di Firenze né gli altri della provincia si sono organizzati per dar risposta alle legittime richieste di certificazione degli immigrati, certificazione necessaria per ottenere il ricongiungimento. Silenzio. Domande inevase. Le conseguenze sono pesanti. Da un lato vengono mortificate le aspirazioni di immigrati regolari che vogliono portare in Italia moglie e figli. Dall’altro lato gli stessi Comuni vanno incontro a grane: la legge stabilisce infatti che il cittadino ha diritto a ricevere risposta alle istanze entro 30 giorni e che in caso di omissione possa chiedere il risarcimento dell’ingiusto danno patito. Solo sul Comune di Firenze grava il rischio di centinaia di cause, dato che Palazzo Vecchio riceve in media 100 richieste di indennità alloggiativa al giorno, che un terzo di queste arrivano da immigrati che vogliono ricongiungersi e che dall’8 agosto ad oggi il municipio fiorentino non avrebbe risposto alle richieste di idoneità igienico sanitaria degli appartamenti (ogni anno i ricongiungimenti in provincia di Firenze sono circa 2.000). Prima, per mandare avanti la pratica di ricongiungimento bastava presentare allo sportello unico della prefettura la ricevuta di richiesta di idoneità alloggiativa, che poi veniva concessa dopo una consultazione da parte del Comune delle carte relative all’appartamento. Ora serve la certificazione dei requisiti igienico-sanitari. Come fare a concederla? Occorre azionare una task-force sanitaria di controllo? Da quasi due mesi i Comuni si interrogano, ma la risposta non arriva.
Intanto ieri sera è scaduto il termine per chiedere la regolarizzazione di badanti e colf clandestine. Alle 18 i moduli scaricati dalla provincia di Firenze dal sito del ministero dell’interno erano 6.474. Si può ragionevolmente ritenere che le domande spedite al Viminale siano poco più di 5.000 visto che il rapporto tra moduli scaricati e richiesta fatte è di circa l’81-82%. Un mezzo flop. L’attesa era tra 5.000 e 10.000 domande, altri ne ipotizzavano persino 15.000.
da Repubblica.it del 1 ottobre 2009
Il certificato per l’alloggio non arriva e le famiglie degli immigrati sono bloccate
Dall'8 agosto Palazzo Vecchio non avrebbe risposto a nessuna richiesta
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