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Il nuovo corso del Cpt di Gradisca – Parte seconda

In seguito alla pubblicazione dell’articolo “Dal social forum alla gestione del cpt di Gradisca“, apparso sul quotidiano Il Manifesto il 18 marzo 2008, abbiamo ricevuto una lettera dal sig. Orazio Micalizzi che pubblichiamo qui di seguito assieme alla risposta della nostra redazione regionale del Friuli Venezia Giulia.

Gentile Redazione,
leggo con molta attenzione il Manifesto da diversi anni e ne apprezzo gli articoli e l’informazione che viene data su alcuni argomenti. Oggi con estrema sorpresa mi sono visto citato in un articolo di Orsola Casagrande.

L’articolo raccoglie delle considerazioni del consigliere regionale Sandro Metz. Metz contrario ai cpt parla della nuova gestione del Cpta di Gradisca di Isonzo. Naturalmente rispetto le sue opinioni e anzi mi farebbe molto piacere poterlo incontrare per discutere e presentare il nostro punto di vista. Mi dispiace essere stato citato nell’articolo senza aver avuto la possibilità di dire la mia, e con slogan e ironia da campagna elettorale. Se può interessare aggiungo che sono scouts, sono obiettore di coscienza, sono cattolico, sono di sinistra e sono contrario ai cpt.

Mi dispiace che si parli del Consorzio Connecting People senza conoscerne la storia, le professionalità e la missione. Mi dispiace che venga citato Vittorio Isoldi senza che lo si conosca.

Comunque con la presente mi interessa solo rettificare delle notizie apparse nell’articolo.

Il sottoscritto Orazio Micalizzi non è il presidente del Consorzio Connecting People. Il presidente è Giuseppe Scozzari e il sottoscritto è il vice presidente. Il sottoscritto non è il presidente della Cooperativa Enghera. La cooperativa Enghera non è socia del Consorzio Connecting People. Non capisco perché viene citata e perché dovrebbe essere una cooperativa rossa? Altromercato e il commercio equo non c’entrano nulla con il Consorzio Connecting People. Perché vengono citati?

Connecting People è un consorzio di terzo livello, è un Consorzio di carattere nazionale (e non pugliese come scritto nell’articolo), legato al Consorzio Nazionale Cgm (Consorzio Gino Mattarelli), quindi i soci sono consorzi di secondo livello (Trapani, Catania, Pisa, Torino, Brescia, Cagliari…).

I lavoratori della cooperativa Minerva sono stati assunti dal Consorzio Connecting People rispettando il livello di assunzione e gli scatti di anzianità. Tutto questo anche se la cooperativa Minerva non ha accettato il passaggio diretto dei lavoratori. La clausola nel contratto che prevede il pagamento dello stipendio ad erogazione dei fondi da parte della Prefettura è una clausola standard e che non significa che sarà rispettata. Il sindacato ha sottoscritto in Prefettura un accordo con Connecting People, perché viene scritto che deve valutare le condizioni poste da Connecting?

Infine l’appalto è stato vinto prima di tutto con 10 punti in più rispetto a Minerva sull’esperienza e le capacità tecniche. Il prezzo offerto è di 42 Euro (iva esclusa) e non di 37 come scritto nell’articolo, e ha determinato altri 10 punti rispetto a Minerva.

Sicuro di una vs gentile rettifica, porgo distinti saluti e resto a disposizione per ulteriori approfondimenti sull’argomento cpt,
Orazio Micalizzi

La risposta della nostra redazione territoriale:

Signor Micalizzi, come lei saprà noi siamo un sito di informazione e approfondimento sulle tematiche inerenti l’immigrazione, l’accoglienza e le problematiche socio-giuridiche legate alle stesse, non dipende da noi che vengano fatte circolare o vengano riportate da altri notizie imprecise, inesatte o “datate” come lei ci fa notare.

Anche se però per chiarezza ci teniamo a confermarle che quanto riportato nell’articolo alla pagina: www.meltingpot.org/articolo12360.html, che lei ci fa notare, non troviamo le suddette imprecisioni o inesattezze.

Ci teniamo però, come redazione regionale del Friuli- Venezia Giulia del Progetto Melting Pot, a informarla che le informazioni contenute nell’articolo apparso sul nostro sito, sono state tratte dagli articoli dei quotidiani locali, che riportavano le dichiarazioni vostre e di Vittorio Isoldi rispetto alla nuova gestione del Cpt di Gradisca d’Isonzo, nonché da informazioni pubbliche rintracciabili tuttora su internet.

Il progetto “Melting Pot Europa” è un progetto di informazione, non di opinioni o punti di vista, al massimo si può riportare opinioni e punti di vista altrui, che secondo il nostro parere possano dare maggiore, chiara e corretta informazione.

Questo forse può differire da quanto riportato dal “Manifesto” o da altri organi di informazione, che riportavano le dichiarazioni di un esponenti politici, che appunto danno una propria interpretazione o punto di vista su quanto sta accadendo a Gradisca d’Isonzo e intorno al tema dei Centri di permanenza Temporanea in genere, che ci sembra giusto e corretto visto che è la politica che troppo spesso è latitante quando si toccano questi temi.

Nonostante questo ci teniamo a sottolineare che come redazione regionale seguiamo con molta preoccupazione da diversi anni il tema dei Cpt e possiamo anche dirle, senza vena polemica, che anche la passata gestione esprimeva rivendicazioni simili alle sue, cioè il presidente della coop. Minerva, Adriano Rucchini, è stato scout, documentandolo con delle foto, è stato, anche se magari a corrente alternata, uomo di sinistra e della cooperazione, arrivando pure lui a dirsi contrario ai Cpt.

Le sarà anche utile sapere che nel momento della consegna dell’appalto milionario del Cpt, la Coop Minerva ha speso fiumi di parole e di inchiostro per dichiarare come la loro gestione non avrà niente in comune con quanto già visto in Italia fino a quel giorno, su come la “loro” gestione sarà tutta diversa, sarà “partecipata” e con “….al centro l’essere umano anche se clandestino….”, arrivando perfino a dichiarare “…che ogni immigrato recluso, verrà seguito, curato, formato e alla fine uscirà da qui con il permesso di soggiorno”.

Quello che abbiamo assistito in tutto questo tempo è stato esattamente il contrario, fughe, rivolte, tensioni, gas lacrimogeni, feriti, fondi che spariscono e tutto quello che può trovare sul nostro sito nella parte “Rassegna stampa”.

Per quanto riguarda le informazioni prese su di lei, nel pieno rispetto della privacy e limitandoci a quanto poteva essere utile per capire chi fosse il nuovo “portavoce del Cpt”, abbiamo fatto riferimento al sito www.ilnodo.org, dove lei risulta ancora presidente delle cooperativa Engherà, sulla cui pagina web, capeggia anche il logo “Altromercato”.

Nel nostro articolo lei risulta “portavoce” e non presidente, ed è quello che ha fatto durante la conferenza stampa di presentazione, non abbiamo scritto che Engherà fa parte di Connecting People, né abbiamo scritto che Connecting People fa parte di “Altromercato”, ci mancherebbe altro.

Abbiamo riportato che comunque la sua scelta ha spiazzato molti a sinistra e nel mondo della cooperazione sociale, e lo confermiamo.

Per quanto riguarda la figura di primo piano nella gestione quotidiana del Cpt il Signor Vittorio Isoldi, lei dice la verità quando dice che non lo conosciamo, e in effetti per chi non è “militare” e non frequenta troppo gli ambienti della politica istituzionale, questo nome non dice assolutamente niente, resta il fatto che dopo una breve ricerca, abbiamo capito di che ambienti è espressione il signor Isoldi, e questo per chi si batte contro la detenzione amministrativa dei migranti, non è sicuramente una notizia che fa sperare in un miglioramento.

Il signor Isoldi è sicuramente una bravissima persona, chi invece ha deciso di mettere un militare, di quel livello e con quelle idee, a gestire un super-carcere di centinaia di innocenti, quello si è un incosciente.

Rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento o ulteriore informazione.

Progetto Melting Pot Europa
Redazione Friuli – Venezia Giulia