Cosa succede nel Mezzogiorno? La ricerca coordinata da Enrico Pugliese fa luce sulla condizione dei braccianti stranieri in Campania, Puglia e Calabria: retribuzioni, condizioni di lavoro, permessi di soggiorno, situazioni di sfruttamento e caporalato, condizioni di vita e di salute, il caso Rosarno. E tanto altro ancora.
Il libro propone i risultati di una ricerca sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti
stranieri nell’agricoltura meridionale. L’indagine si focalizza sulle situazioni più gravi e mostra come interi segmenti dell’agricoltura ricca del Mezzogiorno si fondino in modo strutturale sul lavoro sfruttato dei braccianti stranieri . Al centro della ricerca c’è anche la vita quotidiana dei lavoratori immigrati nelle baraccopoli che nascono durante i periodi delle grandi raccolte: in queste « comunità stagionali » si ricreano spazi di convivenza comunitaria in condizioni di vita estreme dove, nonostante tutto, resistono legami di solidarietà umana e di mutuo aiuto.
Il lavoro sul campo si è svolto in Campania, Puglia e Calabria e in ciascuna di queste tre regioni sono state scelte due distinte aree territoriali perché l’osservazione potesse essere arricchita dalla possibilità di comparazione. Il fenomeno analizzato non è apparso uguale nei diversi territori e anche nello stesso territorio si è presentato con caratteristiche diverse, più o meno gravi. La ricerca è stata condotta da un’équipe diretta da Enrico Pugliese, con cui più volte ha collaborato la Commissione diritti umani del Senato di cui Pietro Marcenaro – che firma la prefazione – è stato presidente durante la precedente legislatura. Il progetto è stato sotenuto dalla Fondazione Open Society. I saggi sono di Elena De Filippo, Daniele
De Stefano, Federica Dolente, Andrea Morniroli, Luca Oliviero, Lucio Pisacane, Enrico Pugliese.
E. Pugliese (a cura di), Immigrazione e diritti violati. I lavoratori immigrari nell’agricoltura del Mezzogiorno, 176 pagg., 2013, Ediesse Editore.