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da La sicilia 13 luglio 2005

La Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta sul Centro di permanenza temporanea ”Berretta”

Le ”presunte” violazioni del Cpt di Ragusa al vaglio della magistratura

La Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta sul Centro di permanenza temporanea, in viale Colajanni. Al centro dell’indagine vi sono ”una serie di atti, comportamenti, attività” che potrebbero portare a responsabilità penali. Per il momento non ci sono indagati o precise ipotesi di reato. ”Dopo la lunga serie di dichiarazioni – afferma il procuratore Agostino Fera – da parte di parlamentari, esponenti di associazioni umanitarie e di altre persone, ho aperto un’indagine formale per accertare se le asserite violazioni dei diritti umani e altri comportamenti denunciati siano veri. Dinanzi alla gravità delle affermazioni credo che ciascuno, per la propria parte, debba essere chiamato a riferire, spiegare e, se sarà il caso, rispondere”.

L’inchiesta dovrà chiarire ”i ricoveri di immigrati in ospedale, le fughe di diversi extracomunitari trattenuti nella struttura, nonché le presunte pressioni che elementi della polizia avrebbero esercitato sui medici al fine di limitare i ricoveri”.
Sulle violenze fisiche che sarebbero state commesse da operatori delle forze dell’ordine su una clandestina cinese, poi trasferita nel centro di Ragusa, ricoverata in ospedale e da qui allontanatasi, ha aperto un’inchiesta la procura di Teramo in quanto l’episodio denunciato sarebbe avvenuto ad Alba Adriatica al momento del fermo.

Il Cpt di Ragusa, aperto nel ’99 fu chiuso un anno dopo anche in seguito a quattro fughe di massa: non venne ritenuto idoneo sotto il profilo della sicurezza. Riaperto nel settembre 2004, dal gennaio scorso ospita solo donne. Il cpt può contenere 60 persone.