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La follia del Viminale – Celle d’isolamento e giudici accomodanti: il rapporto del Ministero sui CIE

In 27 pagine le proposte per ristrutturare i centri contro ribellioni e annullamenti dei provvedimenti: solo pochi mesi fa era stata riconosciuta dai giudici la legittimità delle rivolte

Un rapporto vergognoso ma non solo. Il documento programmatico sui Centri di Identificazione ed Espulsione elaborato dal Tavolo di lavoro istituito dal Ministro dell’interno Cancellieri nasconde, neppure troppo velatamente, l’intento di spostare in avanti le strategie di confinamento e detenzione in questo paese.

Il lettore non troverà certo al suo interno dichiarazioni shock. Non si parla certo di abolire l’assistenza sanitaria o di introdurre strumenti di tortura. Al contrario, il rapporto del Viminale, fotografando la situazione di mala gestione e improbabile pacificazione della vita nei CIE, propone una strategia di uscita che vorrebbe “vendere” come una incredibile innovazione.

Così, tra le righe del documento possiamo trovare la proposta di costruire presidi medici più consistenti, di garantire spazi comuni, di incentivare attività ludico ricreative, di ridurre a 12 mesi la detenzione e la conferma delle disposizioni che consentono l’accesso ai centri ad associazioni ed enti oltre che a giornalisti e fotocineoperatori.
Ma al contempo ed è qui che emerge la vera natura delle intenzioni del Viminale, possiamo scoprire la volontà di costruire celle di isolamento, di rendere ancor più strutturato l'”asservimento” dei Giudici di Pace che convalidano i trattenimenti direttamente all’interno dei CIE (in una evidente situazione di sudditanza), di controllare l’utilizzo degli apparecchi di telefonia mobile in maniera “selezionata”, di introdurre una specifica aggravante per le rivolte all’interno dei CIE, di aumentare il numero degli agenti presenti all’interno delle strutture.

Nel complesso, emerge in tutta la sua chiarezza il tentativo di rafforzare e raffinare, i meccanismi della detenzione amminsitrativa che solo poco tempo fa il Giudice di Crotone aveva decretato lesivi dei diritti fondamentali della persona, riconoscendo legittima la rivolta di chi, vedendosi sottrarre un diritto primario da parte di un apparato dello Stato, si ribella. Di questo ovviamente, non c’è traccia….

– Scarica il rapporto
Documento programmatico su Centri di Identificazione ed Espulsione. Il rapporto del Viminale sui CIE