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La sentenza di assoluzione di Felix Croft: “non costituiscono reato le attività di soccorso e assistenza umanitaria”

Tribunale di Imperia, sentenza n. 446 del 21 luglio 2017

E’ con immenso piacere che pubblichiamo la sentenza emessa dal Tribunale di Imperia in data 21 luglio 2017 con la quale, Felix Croft, difeso dall’Avv. Ersilia Ferrante, è stato assolto dall’imputazione di favoreggiamento all’immigrazione clandestina in altro Stato CEE, e precisamente la Francia.

L’imputato è stato assolto in applicazione dell’art. 12, comma 2° , D.L.vo 289/98 (Fermo restando quanto previsto dall’articolo 54 del codice penale, non costituiscono reato le attività di soccorso e assistenza umanitaria prestate in Italia nei confronti degli stranieri in condizioni di bisogno comunque presenti nel territorio dello Stato) applicando il principio generale di cui all’art. 59, 4° comma c.p. (se l’agente ritiene per errore che esistano circostanze di esclusione della pena, queste sono sempre valutate a favore di lui. Tuttavia, se si tratta di errore determinato da colpa, la punibilità non è esclusa quando il fatto è preveduto dalla legge come delitto colposo).

Dovrebbe trattarsi della prima sentenza di assoluzione in Italia per un caso del genere.

Il Tribunale ha assolto Croft in quanto ha ritenuto che egli abbia prestato soccorso a una famiglia di sudanesi in transito da Ventimiglia, ritenendola erroneamente in pericolo, alla luce di circostanze che gli erano note (una sistemazione precaria, il rischio di rimpatrio la mancanza di assistenza specializzata e il non aver avuto la possibilità di presentare la domanda di protezione internazionale).

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Tribunale di Imperia, sentenza n. 446 del 21 luglio 2017