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Le autorità tedesche hanno deportato 620 minori non accompagnati

Deutsche Welle, 8 febbraio 2017

Photo credit: A. Weigel

Mercoledì i media locali hanno riportato che tra i minori deportati dalla Germania l’anno scorso 275 erano afgani, 58 siriani, 39 eritrei e 36 iracheni.

Il quotidiano “Rheinische Post” ha citato il governo tedesco secondo cui ai minori era stato negato l’asilo perché “non soddisfavano i requisiti per ricevere l’asilo.”

I dati riportati hanno rivelato che 45,224 minori non accompagnati risiedono attualmente in Germania. Circa l’89% delle richieste di asilo da parte di minori hanno avuto esito positivo l’anno scorso, con il 98% di minori siriani e il 71% di minori iracheni ai quali è stata garantita la protezione internazionale.

Tuttavia le richieste da parte di marocchini e libici sono state in maggioranza negative. Il governo tedesco ha infatti dichiarato il Marocco un “Paese sicuro”, cosa che rende il riconoscimento di protezione internazionale per i cittadini marocchini estremamente difficile. L’Unione europea ha anche recentemente guardato alla Libia con lo scopo di ridurre il numero di persone che cercano di raggiungere l’Europa dal Paese nordafricano  

‘Un maltrattamento su larga scala’

Il partito Verde tedesco ha fortemente criticato le autorità federali sulla gestione delle deportazioni dei minori rimpatriati. Beate Walter-Rosheneime, il referente dei Verdi per le politiche giovanili, ha dichiarato che le deportazioni costituiscono “un maltrattamento su larga scala del benessere dei bambini.” Nonostante un minore non riceva protezione in Germania, le autorità dovrebbero controllare se il richiedente abbia parenti in Germania prima di iniziare la procedura di rimpatrio.
 
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Il portavoce delle politiche migratorie dei Verdi, Luise Amtsberg, ha detto che “quasi il 90% dei minori non accompagnati ricevono la protezione. Questo dimostra quanto sia necessaria una qualche forma di supporto per i giovani e quanto la ragione per la quale sono in fuga sia totalmente giustificata.”

‘I giovani rifugiati in Germania alle prese con regole ferree’

I migranti sotto i 18 anni che arrivano in Germania sono alle prese con una miriade di leggi e regolamenti prima che possano avere riconosciuta la protezione.

I nuovi arrivati sono presi in carico dai servizi sociali per minori, dove ne viene stabilità l’età – a volte utilizzando gli accertamenti osseo radiografici se non sorgono dubbi circa l’età del richiedente.

Tutti i Lander tedeschi hanno una quota di minori non accompagnati da prendere in carico che dipende in gran parte dalla situazione finanziaria dello Stato.

Per legge, i minori dovrebbero essere inviati in uno Stato che non abbia già raggiunto la quota massima. Nella pratica, questo non accade quasi mai, infatti le quote degli Stati variano largamente. A Brema, per esempio, è stato preso in carico un numero di giovani migranti tre volte superiore a quello richiesto. Mentre Mecklenburg-Western Pommerania ha ospitato il 76% della quota designata.

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La Merkel inasprisce la sua posizione sulla deportazione

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha inasprito la sua posizione riguardo al rimpatrio dei richiedenti asilo in seguito all’attacco terroristico a Berlino di dicembre. Un migrante tunisino in attesa di rimpatrio ha ucciso 12 persone e ne ha ferite quasi 50 conducendo un camion nel mezzo dei mercatini di Natale della capitale.

Il mese scorso, il Ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maiziere ha delineato dei piani per revisionare la politica sull’asilo del Paese e l’apparato di sicurezza, espandendo i poteri del governo federale a spese dei singoli Stati.

Uno dei cambiamenti chiave proposti vedrebbe le autorità federali prendere in carico le operazioni di dei centri di espulsione a spese degli Stati federati.

Video: Refugees weigh heavily on German politics