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Mali – Protezione umanitaria al richiedente: la situazione sociale è difficile a causa di inefficienza, corruzione ed estrema povertà e tutto il Paese sta subendo un progressivo deterioramento della sicurezza

Tribunale di Venezia, ordinanza del 23 marzo 2018

L’ordinanza di accoglimento del 23 marzo 2018 è relativa alla domanda di protezione internazionale di un cittadino del Mali proveniente dalla regione di Kayes nel sud del Paese. Il Giudice ha riconosciuto al ricorrente la protezione umanitaria sulla scorta della “situazione sociale esistente in Mali che induce a ritenere sussistente il diritto” a detta forma di protezione.

Il Giudice, scrive, che la “ situazione sociale complessiva del Mali è difficile a causa dell’inefficienza e della corruzione del sistema politico e giudiziario, oltre che dell’estrema povertà in cui si dibatte gran parte della popolazione ”.

Il problemi del Mali ad avviso del Giudice non riguardano solo il nord o il centro-nord del Paese ma tutto il Paese nel suo complesso (ivi incluso il sud da cui proviene il richiedente asilo nel caso di specie).

Invero precisa il Giudice che proprio il sud, la regione di Kayes “sta subendo un progressivo deterioramento della sicurezza. A riprova di quanto affermato il giudice richiama quanto affermato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che “nel prorogare il mandato a Minusma fino al 30.6.2018, ha espresso preoccupazione anche per il Sud del Paese”, informazioni queste che il giudice reperisce dal sito refworld.org.

Che la situazione di “insicurezza” coinvolga ora anche il sud del paese è anche documentato dalla relazione EASO sul Mali del 2017.
Il Giudice conclude che la situazione “generale del Mali” giustifica l’accoglimento della domanda di protezione umanitaria.

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Tribunale di Venezia, ordinanza del 23 marzo 2018