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Mali, protezione umanitaria: la regione di Kayes zona in cui vi è un progressivo deterioramento della sicurezza generale

Tribunale di Bologna, ordinanza del 2 ottobre 2017

Il Tribunale di Bologna con ordinanza del 2 ottobre 2017 riconosce la protezione umanitaria ad un giovanissimo cittadino maliano, proveniente dalla regione di Kayes, il quale è fuggito dal paese di origine in quanto accusato di omicidio della sua ragazza, morta per cause naturali, e pertanto egli ha dedotto di avere il timore di essere sottoposto alla detenzione preventiva, senza diritto alla difesa e ad un giusto processo.

Al riguardo scrive il Tribunale di Bologna “[…] rilevando che davanti al giudice ha reso un racconto sufficientemente circostanziato, coerente e plausibile, nonché concordante con le informazioni generali sul Mali, in particolare sull’abuso della detenzione prima del processo, senza che vi sia la possibilità di farsi assistere da un difensore anche d’ufficio (Cfr. United States Department of State, 2015 Country Reports on Human Rights Practices – Mali, 13 April 2016, disponibile all’indirizzo: http://www.refworld.org/docid/5716123c15.html).[…]”.
Ai fini della protezione umanitaria il Tribunale di Bologna considera la regione di Kayes (Mali) come zona in cui vi è un progressivo deterioramento della sicurezza generale, nonostante il conflitto armato si concentri in prevalenza nella zona settentrionale del Paese.
Secondo il Giudice “[…] Lo stesso Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nel prorogare il mandato MINUSMA fino al 30 giugno 2018, ha espresso preoccupazione anche per il Sud del Paese: “Expressing concern about the volatile security situation, especially the expansion of terrorist and other criminal activities into central and southern Mali as well as the intensification of intercommunal violence in the Centre of Mali” […]”.

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Tribunale di Bologna, ordinanza del 2 ottobre 2017