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Messico: emigranti torturati e sequestrati

L’esercito messicano ha liberato a Veracruz, 28 migranti sequestrati dalla banda “Los Zetas”.

L’esercito messicano ha liberato ieri, ventotto cittadini centroamericani che erano stati sequestrati a Tierra Blanca, nello stato di Veracruz, da membri del gruppo “Los Zetas”, ex soldati dell’esercito messicano, divenuti il braccio armato del “Cartello del Golfo”, narcotrafficanti che operano nel Golfo del Messico.
I ventotto migranti, senza documenti, si trovavano rinchiusi da tre giorni, sottoposti a percosse e a torture, senza cibo e acqua. Erano stati sequestrati mentre tentavano di raggiungere gli Stati Uniti dopo aver attraversato clandestinamente la frontiera tra Guatemala e Messico. I rapitori chiedevano da 300 a 500 dollari per ogni singolo migrante in cambio della liberazione.
Secondo le prime informazioni, i migranti sarebbero stati intercettati dal gruppo armato venerdì scorso alla stazione dei treni di Tierra Blanca e rinchiusi in una casa abbandonata. I migranti si trovano ora negli uffici della Procura generale di Veracruz.
Lo scorso quattro agosto, ad Agua Dulce, sempre nello stato di Veracruz, tre migranti provenienti da Colombia, Honduras ed Ecuador erano stati uccisi della polizia messicana a colpi d’arma da fuoco. A seguito della denuncia da parte di un’associazione di tutela dei diritti umani, 15 poliziotti sono stati arrestati.