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Nigeria – La situazione socio-politica del Paese e la buona integrazione del richiedente giustificano la protezione umanitaria

Tribunale di Venezia, ordinanza del 26 maggio 2017

Si allega l’ordinanza del 26.05.2017 del Tribunale di Venezia nei confronti di un cittadino nigeriano al quale è stata concessa la protezione umanitaria. Nella motivazione il Giudice veneziano scrive di condividere le perplessità espresse dalla CT sulla veridicità dei fatti narrati dal ricorrente e aggiunge che il suo racconto appare scarsamente coerente; cionondimeno lo ritiene meritevole della protezione umanitaria.
Infatti, motiva il Giudice “quanto alla situazione della Nigeria, paese di origine del richiedente, va ricordato che tortura e altri maltrattamenti sono rimasti pratica ampiamente diffusa da parte della polizia ed esercito e molto frequenti sono stati i casi di esecuzione extragiudiziale, estorsione, detenzione arbitraria e prolungata. Inoltre i più recenti rapporti sullo stato socio-politico della Nigeria indicano come persistenti gravi conflitti negli Stati di Kano, Kaduna, Plateau, Yobe e Borno… Ma anche le condizioni di vita nella zona da cui proviene il ricorrente (NDR Anambra State, sud della Nigeria), seppure meno drammatiche di quelle presenti in altre parti della Nigeria, non possono ritenersi esenti da possibili conflitti e il quadro sopra menzionato, denota una situazione di conflitto in tutto il paese”.
Il Giudice giunge ad accogliere la domanda di protezione umanitaria del ricorrente anche in ragione della vulnerabilità del giovane che il Giudice individua nel rischio che correrebbe in caso di ritorno nel proprio paese, avendo dovuto vendere il proprio negozio per assicurarsi il denaro per fuggire e ritrovandosi così senza mezzi di sostentamento e privo di un sostegno familiare. Il Giudice infine valuta positivamente ai fini del riconoscimento della protezione umanitaria anche il buon inserimento del ricorrente in Italia.

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Tribunale di Venezia, ordinanza del 26 maggio 2017