Il Tribunale ha riconosciuto la protezione umanitaria ad una cittadina nigeriana affetta da serie patologie, comprovate con apposita documentazione medica.
Secondo il Giudice “non v’è dubbio che il diritto alla salute dell’istante – da qualificarsi “diritto umano fondamentale” […] – risulterebbe esposto a grave compromissione laddove lo stesso non potesse continuare a godere dell’assistenza specialistica assicuratale in Italia per le quali risultano altresì prescritti controlli periodici essendo improbabile che, per le note condizioni di inadeguato sviluppo, prestazioni di assistenza e cure mediche almeno equivalenti possano essergli garantiti nel Paese di provenienza“.
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Tribunale di Bari, ordinanza del 19 settembre 2017