Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
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No ai voli della deportazione!

Iniziative congiunte a Verona, Milano, Bologna e Gradisca

Oggi 30 gennaio 2004, nel quadro di una giornata più ampia di mobilitazione per i diritti, nel giorno dello sciopero degli autoferrotranviari, a Verona, Milano, Bologna, abbiamo deciso di smascherare la vergogna di chi costruisce la fetta dei suoi profitti deportando migranti.

La VALSOLE viaggi è l’ultimo anello della catena di ingiustizia e umiliazione che avvolge l’esistenza dei migranti: grazie alla legge sull’immigrazione Bossi Fini (che crea sempre più clandestinità) la VALSOLE organizza i voli con i quali i migranti vengono deportati fuori dall’Italia.
Colpevoli di cercare un esistenza migliore, sono dichiarati “clandestini” e allontanati dall’Italia senza alcuna possibilità reale di difesa.
Raccolti grazie ad autentici rastrellamenti – mentre svolgono un lavoro precario e sottopagato come ormai gran parte dei lavoratori, strappati dalle case in cui pagano affitti altissimi o gli stabili abbandonati dove riescono a trovare un riparo – subiscono una deportazione spesso improvvisa o dopo essere passati dai centri di permanenza temporanea (cpt). Per questo oggi vogliamo denunciare anche la costruzione di un nuovo lager a Gradisca, in Friuli Venezia Giulia.

L’agenzia di viaggi VALSOLE, che gestisce pressoché tratte giornaliere da Verona, Bologna, alla Romania, attraverso gli apparecchi della compagnia di volo CLUBAIR, noleggia, affitta, con frequenza sempre più regolare e inquietante (almeno una volta la settimana) un charter da riempire di immigrati “clandestini” rumeni.

La libertà dei migranti è parte della nostra libertà.

Rivendicare la loro libertà di cercare un esistenza migliore significa stabilire la nostra possibilità di opporci a tutte le condizioni che ormai rendono difficile e precaria anche la nostra.
Abbiamo perciò deciso che è ora di dire basta a questo traffico legalizzato dell’esistenza dei cittadini migranti e di indicare al disprezzo di tutti coloro che come la Valsole lucrano su questa infamia.