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Pakistan. La ricorrente tensione in Kashmir, l’età del richiedente ed il suo stato di salute giustificano la protezione umanitaria

Corte d'Appello di Trieste, sentenza n. 747 del 28 dicembre 2016

La Corte, rigetta la domanda di protezione internazionale avanzata da cittadino pachistano della regione del Kashmir, in quanto detta regione è pericolosa solo nelle zone di confine con l’India dove vi è stata recentemente una recrudescenza degli scontri armati. Il Collegio, tuttavia, accoglie la domanda di protezione umanitaria avanzata in via subordinata dal richiedente asilo: “e ciò in dipendenza sia dell’età dell’appellante (oggi quarantottenne) e del suo stato di salute (documentato dai certificati medici, anche italiani, in atti) che della situazione di ricorrente tensione comunque esistente in Kashmir (cfr. Cass. 21903/2015, che ha affermato il seguente principio di diritto: “ai fini di accertare la sussistenza delle condizioni per il riconoscimento del diritto al rilascio di un permesso di soggiorno per ragioni umanitarie, il giudice della protezione internazionale può valutare le medesime circostanze sulla base delle quali ha escluso il riconoscimento delle due misure maggiori, non essendo necessario dedurre fatti o ragioni diverse od alternative, senza che assuma rilievo la possibilità per il richiedente di spostarsi in un’area geografica diversa del paese d’origine”)”.

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Corte d’Appello di Trieste, sentenza n. 747 del 28 dicembre 2016