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Protezione sussidiaria: “In Afghanistan una situazione di conflitto armato tale da esporre a pericolo anche i comuni cittadini”

Ordinanza del Tribunale di Trieste del 20 ottobre 2015

Il Tribunale di Trieste ha nuovamente riconosciuto la protezione sussidiaria ad un cittadino afgano, precisando che “indipendentemente dalla veridicità del racconto reso, deve darsi atto che la zona di provenienza del ricorrente è fortemente instabile per i noti fatti legati all’avanzata dei talebani, alla guerra condotta dagli Stati Uniti e alle difficoltà del governo attuale di stabilire il controllo sul territorio. Perdura nel Paese il pericolo di gravi attentati in tutti i principali centri urbani; si registrano rapimenti, rapine a mano armata, vi sono combattimenti tra truppe straniere e gruppi di talebani.
Insomma può dirsi esistente in Afghanistan una situazione di conflitto armato tale da esporre a pericolo anche i comuni cittadini, ai quali si ritiene debba essere riconosciuta, per questo, la protezione sussidiaria

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Protezione sussidiaria: “In Afganistan una situazione di conflitto armato tale da esporre a pericolo anche i comuni cittadini”
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Foto: Centro traumatologico di Medici Senza Frontiere (MSF) a Kunduz bombardato nella notte di sabato 3 ottobre