Pubblichiamo un’ordinanza del Tribunale di Napoli che riconosce la protezione sussidiaria ad un cittadino maliano.
In ragione della conclamata ed attiva presenza di gruppi terroristi e delle conseguenti minacce all’incolumità di cittadini anche occidentali (da ultimo, il 5 febbraio 2016 presso la base ONU e l’hotel Palmeraie a Timbuctu, il 20 novembre ed il 7 agosto scorso 2015 rispettivamente nella capitale e nella città di Savarè dove un commando di terroristi ha attaccato le strutture alberghiere causando diverse vittime anche di cittadini stranieri), vi è un elevato rischio terroristico nel Paese, le Autorità del Mali hanno inoltre prorogato fino al 31 marzo 2016 lo stato di emergenza inizialmente decretato per il periodo delle festività natalizie. […] Preoccupante rimane la situazione in alcuni centri del Nord, tra cui in particolare Kidal e Menaka. Dato tale quadro complessivo di sicurezza estremamente critico ed in continua evoluzione, nonché la costante, concreta minaccia di azioni ostili a danno di cittadini ed interessi occidentali, tutto il Mali, compresa la capitale Bamako (nella notte del 7 marzo 2015, un attentato in un bar frequentato anche da stranieri ha provocato morti e feriti), è pertanto da considerarsi a rischio, che diviene estremamente elevato nelle regioni a nord della capitale.
In tale contesto, caratterizzata da un disordine diffuso, dalla contrapposizione armata di gruppi ribelli e militari insorti, da un lato, e forze filo governative, dall’altro, il rischio di rimanere coinvolti negli scontri è rilevante, la violenza indiscriminata così accertata ormai in tutto il territorio maliano, anche alla luce degli ultimi attacchi terroristici proprio a Bamako, integra i presupposti della protezione sussidiaria, in favore del cittadino maliano ricorrente, giacché ai sensi dell’art.14 del d.lgs.19 novembre 2007 n°251, richiamato dall’art.2, lett.f ) del d.lgs.28 gennaio 2008 n°25, il rischio di “danno grave”, al cui riscontro è subordinata la predetta forma di tutela, deve essere correlato a forme di violenza indiscriminata ed al rischio di comportamenti inumani e degradanti.
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Ordinanza del Tribunale di Napoli del 22 marzo 2016