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Protezione umanitaria ai richiedenti in quanto soggetti vulnerabili per le violenze patite in Libia

Tribunale di Reggio Calabria, ordinanze del 18 luglio 2016

Photo credit: Avvenire.it

Pubblichiamo due ordinanze di accoglimento molto simili adottate dal Tribunale di Reggio Calabria con le quali si riconoscono la protezione umanitaria a due richiedenti asilo provenienti dal sud della Nigeria.
Anche se le ordinanze sono del luglio scorso, appaiono importanti poiché il Giudice ha tenuto in considerazione non tanto la situazione del Paese di origine (ritenuta insufficiente per riconoscere la protezione), ma quella del Paese di ultima provenienza, la Libia, dove i ricorrenti si erano stabiliti e si erano trattenuti per anni.
In particolare la situazione di vulnerabilità oggettivamente riscontrabile per le violenze patite è sufficiente a riconoscere la protezione umanitaria.
Tali disposizioni dovrebbero essere raccolte dal Ministero dell’Interno per fornire direttive aggiornate alle Commissioni territoriali e diminuire così, in maniera sensibile, la percentuale dei provvedimenti di diniego.
Proprio in questi giorni un nuovo rapporto ONU, secondo un articolo dell’Avvenire, rivela i lager governativi per i migranti in Libia: sono state raccolte prove e testimonianze di vittime della tratta degli esseri umani rinchiuse nelle strutture pubbliche, a suo tempo realizzate con fondi italiani ed europei. Vengono confermate torture e uccisioni sui migranti.

– Scarica le ordinanze:
1_Tribunale di Reggio Calabria, ordinanze del 18 luglio 2016
2_Tribunale di Reggio Calabria, ordinanze del 18 luglio 2016