Pubblichiamo un’ordinanza con cui il Tribunale di Genova ha riconosciuto la protezione umanitaria ad un giovane cittadino del Mali.
Il Giudice ha considerato che “pur non risultando credibile nel suo racconto circa le reali motivazioni del suo allontanamento e circa il suo orientamento sessuale, ha comunque effettivamente dimostrato di trovarsi in una complessiva condizione di confusione mentale, coinvolgente anche la propria fede religiosa, così come confermato anche dalla lettura della relazione di parte a firma della psicologa…”.
La relazione ha rilevato “un quadro sintomatologico indicativo del grado di pervasività della sofferenza ansiosa, ed evidenzia come la prosecuzione del percorso di supporto psicologico potrebbe determinare […] una rifigurazione delle proprie abilità così da consentire allo stesso di riacquisire una certa padronanza del proprio agire ed una progettazione del proprio futuro”.
Il Tribunale, sulla base di dette difficoltà psicologiche e tenuto conto della giovane età del ricorrente (un ragazzo di neppure 20 anni), ha ravvisato una situazione di particolare vulnerabilità sociale. Per questi motivi sussiste una condizione meritevole di tutela umanitaria e la trasmissione degli atti al Questore per l’eventuale rilascio del permesso di soggiorno ai senti dell’art. 5, comma 6 del Decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286.
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Tribunale di Genova, ordinanza del 20 aprile 2016
