Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Respingiamo Frontex! Manifestazione a Berlino

Contro i respingimenti in mare e per una nuova politica dell’accoglienza!

Klaus Rösler, direttore del Reparto Operazioni Frontex, parlerà il 25 febbraio 2015 alle 9.30 al Congresso Internazionale della Polizia a Berlino sulla questione – alquanto spinosa – del controllo delle frontiere europee. Questo incontro si traduce per noi in un’occasione per protestare contro le politiche dell’abbandono in mare, che Frontex tenta di implementare in nome dell’UE. Questa manifestazione vuole essere il trampolino di lancio della campagna “Respingiamo Frontex!”, sottoscritta da varie organizzazioni e associazioni che si battono da anni per i diritti dei migranti.

In una lettera del 9 dicembre 2014, Klaus Rösler invitava il Ministro degli Interni italiano, la marina e le guardie costiere a interrompere la pratica vigente nel territorio italiano di salvare i migranti in difficoltà nei mari.

Con la fine dell’operazione Mare Nostrum, che ha salvato la vita di 120.000 persone, e l’inizio dell’operazione Triton, Rösler ha attaccato le autorità italiane per aver ordinato alle proprie navi “di spingersi in zone oltre l’area dell’operazione Triton” (che significa oltre le 30 miglia nautiche dalla costa italiana) in modo da prestare assistenza alle imbarcazioni in difficoltà. Ciò “non corrisponde al piano operativo” e non è necessario rispondere a ogni richiesta di aiuto. “Con queste parole, Klaus Rösler ha esplicitamente richiesto – da una posizione di comando dell’autorità europea sulle frontiere – che molti rifugiati e migranti siano lasciati morire a causa d’intemperie e maltempo” ha dichiarato Helmut Dietrich del Forschungsstelle Flucht und Migration (FFM).

Negli ultimi mesi, WatchTheMed’s ha aperto uno sportello telefonico di assistenza telefonica per migranti che si impegna a seguire tutte le pratiche di salvataggio di numerose imbarcazioni che si trovavano esattamente nelle zone che Frontex vorrebbe abbandonare. Conni Gunsser, della squadra telefonica, dice: “Siamo in contatto diretto con passeggeri che non sarebbero sopravvissuti se la politica di abbandono legiferata da Frontex fosse applicata”.

È solo una presa in giro il fatto che Frontex abbia accusato i trafficanti umani di una “nuova dimensione di crudeltà” quando le ciurme di diverse “navi fantasma” – a quanto in pare non in grado di affrontare il mare – avrebbero abbandonato le imbarcazioni. Secondo le ricerche dei giornalisti del canale TV tedesco NDR, tali dichiarazioni di Frontex si sarebbero rivelate essere menzogne intenzionali, almeno per quanto riguarda l’imbarcazione “Blue Sky M”. Ma secondo Frontex non è necessario né cambiare politica né correggere le false dichiarazioni. Questo “dimostra fino a che punto le guardie di frontiera Europee si stanno spingendo nella campagna contro ‘l’immigrazione clandestina’. Ovviamente l’intento è di negare le loro responsabilità nella morte di molti rifugiati e di incolpare ai trafficanti”. È chiaro che il business degli ingressi clandestini e le migliaia di morti in mare sono il prodotto del regime di frontiera europeo. Entrambi i fenomeni scomparirebbero in un attimo se i migranti potessero semplicemente comprare biglietti aerei o navali e viaggiare in sicurezza e a buon mercato come fanno i turisti.

Fino che non ci sarà libertà di movimento per tutti, le morti in mare possono essere evitate solo se i migranti in difficoltà vengono salvati rapidamente e ovunque, anche in prossimità delle coste libiche! Vogliamo uno spazio euro-mediterraneo non caratterizzato da un regime di frontiera mortifero ma dalla solidarietà, dal diritto alla protezione e dalla libertà di movimento.

Chiediamo l’immediato abbandono delle politiche assassine di Frontex!

Fermiamo queste misure inumane, difendiamo i diritti dei rifugiati e dei migranti!

Maggiori informazioni:
http://afrique-europe-interact.net
http://www.borderline-europe.de
http://ffm-online.org