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Riconoscimento della protezione sussidiaria ad un cittadino pakistano: nella zona di provenienza del Punjab sono in atto violenze indiscriminate

Tribunale di Napoli ordinanza n. 8654 del 24 dicembre 2015

Pubblichiamo l’ordinanza con la quale il Tribunale di Napoli ha accolto il ricorso di un cittadino del Pakistan, proveniente dalla regione del Punjab, riconoscendo la protezione sussidiaria.
Il racconto del richiedente ha trovato diversi riscontri nella attuale situazione del paese di provenienza, situazione che appare suscettibile di giustificare il riconoscimento della protezione sussidiaria per pericolo di grave danno per situazione di violenza indiscriminata nella zona di provenienza.

Oggi il paese è segnato da uno stato di gravissima tensione; è noto che il 16 dicembre vi è sta a Peshawar un attentato all’interno di una scuola, probabilmente opera del Ttp, un’organizzazione talebana, che ha determinato oltre 140 morti (www. repubblica.it); dal rapporto di Amnesty International emerge un quadro molto allarmante, composto da numerose sparizioni forzate e uccisioni illegali, dalla presenza di numerosi gruppi armati (taliban pakistani, Lashkar – e – Jhangvi, esercito di liberazione del Balucistan) che hanno preso di mira forze di sicurezza e civili e hanno compiuto attacchi dinamitardi suicidi.
Analoghe conclusioni si traggono dal rapporto di “Viaggiare Sicuri” ove si attesta che numerose operazioni militari siano in corso contro l’insurrezione talebana e l’intero paese sia a rischio di terrorismo, rischio particolarmente elevato nell’area del Punjab e di Rawalpindi.
Secondo lo stesso sito, lo stato di allerta rimane particolarmente alto nella stessa capitale Islamabad, nonché a Karachi ed altre principali città del Paese, quali Peshawar e Quetta, dove anche recentemente si sono verificati sanguinosi atti terroristici. Restano in particolare sconsigliati per gli elevatissimi rischi i viaggi nel Balucistan, nel Khyber-Pakhtunkhwa (ex NWFP), nelle aree tribali nonché in generale, nelle zone di confine con l’Afghanistan. Nella città di Karachi, oltre ai frequenti attentati di matrice settaria si registra un sensibile aumento anche di episodi di criminalità comune, in particolare sequestri e rapine a mano armata ai danni di automobilisti, anche in pieno giorno e in aree della città più frequentate da stranieri.
Tale stato di cose è stato peraltro riconosciuto rilevante ai fini della protezione sussidiaria da diversi precedenti giudiziari (vedi Corte di Cassazione, 24.10.2013 n. 24066; Corte di Appello di Napoli, 16.10.2012, ove si attesta che reports di agenzie internazionali danno conto della persecuzione ad opera dei sunniti talebani nei confronti degli sciiti nella regione del Punjab che nemmeno le forze governative riescono a controllare, tanto che in quella zona è stato ucciso anche il governatore del Punjab; analogo provvedimento reso dalla medesima Corte di Appello in data 29.6.2012 è stato prodotto dal ricorrente).

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Tribunale di Napoli ordinanza n. 8654 del 24 dicembre 2015