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Rilascio permessi di soggiorno – Progetto sperimentale in diversi comuni

Niente più file alle poste, tempi di rilascio più brevi, durata dei permessi più lunga. Questi sono gli obiettivi principali della sperimentazione che partirà a breve
in 223 comuni italiani. A partecipare a questa sperimentazione sono i comuni di Ravenna, Ancona, Lecce, Brescia, Padova, Firenze, Prato, il consorzio di Portogruaro – che raccoglie 17 comuni – e la provincia di Trento, per un totale appunto di 223 comuni.

Quest’oggi il sottosegretario all’Interno Marcella Lucidi, con il Capo Dipartimento Libertà Civili e immigrazione, Prefetto Mario Morcone, e il Direttore Centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Prefetto Angela Pria, ha incontrato il vice presidente dell’Anci, Fabio Sturani e una rappresentanza dei comuni coinvolti per definire nella pratica l’avvio di questa sperimentazione.
Così come previsto dalla direttiva del Ministro dell’Interno Giuliano Amato del 5 febbraio scorso questi comuni affiancheranno le Questure nelle pratiche di rinnovo dei permessi di soggiorno sostituendosi a Poste Italiane.
Un’agenda telematica metterà in rete tra loro Questure, Sportelli Unici e Uffici postali per permettere allo straniero che presenta la propria domanda di sapere
subito i giorno dell’appuntamento in Questura. Per il rilascio del primo permesso di soggiorno sarà lo Sportello Unico ad indicare la data di convocazione presso la Questura senza dover passare attraverso le Poste come avviene tutt’oggi.

Secondo l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con questa nuova procedura il rilascio del permesso di soggiorno potrà avvenire in 70 giorni contro gli
attuali 200.
Non è chiaro invece l’aspetto economico, attualmente la domanda per il rinnovo del permesso di soggiorno costa circa 70 euro, non si sa se questa cifra è destinata a
calare grazie a questa nuova procedura. Per affrontare questo e tutti gli altri problemi che questa sperimentazione solleverà si è costituito presso
il Ministero dell’Interno un gruppo tecnico che seguirà appunto l’avvio della sperimentazione.