Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Il Nuovo Giornale di Modena del 16 ottobre 2007

Rivolta al CPT di Modena

E’ scoppiata la rivolta ieri sera al Cpt di Modena. Gli ospiti del Centro di permanenza temporaneo, intorno alle 22, dopo aver visto i telegiornali in cui compariva il funzionario inviato dal ministero dell’Interno per un sopralluogo in seguito al presunto caso di suicidio all’interno della struttura, hanno dato inizio a una protesta, bruciando i vestiti, urlando e rifiutandosi di mangiare. Nel pomeriggio il sindaco di Modena Giorgio Pighi e il presidente della Provincia Emilio Sabattini hanno deciso di andare in visita al centro.

L’agitazione ha coinvolto tutti e 60 gli ospiti, capeggiati da uno di loro, un certo Yussuf. Sul posto e’ intervenuta la polizia, con l’ordine tassativo del questore di non intervenire in modo repressivo, oltre ai vigili del fuoco per spegnere l’incendio. Intanto e’ prevista per domani l’autopsia del tunisino 23enne che e’ stato trovato morto nella sua stanza domenica notte.
Sembra confermata l’idea del suicidio: dai filmati visionati risulta che nessuno e’ entrato nella stanza del giovane nelle ore prima della morte. Vista la complessita’ dell’atto, (l’uomo e’ stato trovato sospeso a lato del letto non a castello, legato alla struttura da caviglie, busto e collo), in un primo momento non si era esclusa l’idea di un omicidio.

Le reazioni politiche
Piena solidarieta’ agli operatori sociali e alle forze dell’ordine in servizio al Cpt arriva da Andrea Leoni, capogruppo in Consiglio comunale per Forza Italia: “A fronte degli ultimi episodi di violenza e vandalismo legati alla presenza di criminali pluripregiudicati all’interno del Cpt serve una risposta dura e l’espulsione immediata per tutti coloro che delinquono. Chi, all’interno della struttura, non rispetta le regole deve essere isolato, punito ed espulso subito”. E non manca da parte dell’azzurro la critica alle forze della sinistra radicale intervenute in merito: “In queste ore non si e’ fatta scrupolo di strumentalizzare vergognosamente perfino il suicidio di un clandestino pregiudicato per chiedere la chiusura di una struttura che invece e’ indispensabile per ridurre il numero dei clandestini”.

E sul caso si e’ espresso anche la Consap, la Confederazione sindacale autonoma di Polizia: “Il Cpt e’ una bomba a orologeria, una sorta di polveriera dove i colleghi rischiano troppo anche a causa di scelte e decisioni locali- si legge in una nota firmata dal segretario provinciale Consap, Michele Goldoni- noi puntiamo il dito ancora una volta sulla necessita’ di avere ogni turno un numero di poliziotti almeno pari a quello dei Carabinieri attualmente impiegati nel medesimo servizio”. E il Consap presenta le cifre: sono 9 i poliziotti che servirebbero, “e non cinque o al massimo sei, per giunta senza sovrintendente nel turno, perche’ risolvendo questo problema, se ne risolverebbero di riflesso tanti altri non meno importanti”.
Risale ad agosto la richiesta e discussione con il prefetto vicario Mario Ventura: “In quell’occasione, oltre a ribadire la necessita’ di riportare l’organico delle squadre della Polizia di Stato impiegate nei servizi di vigilanza allo standard minimo di sicurezza, venivano richieste diverse modifiche strutturali ed una rivisitazione delle disposizioni di vigilanza”.