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tratto da: repubblica.it

Rosarno – Spari e spranghe contro gli immigrati, 4 feriti

Nuovi incidenti nella cittadina calabrese. Via al trasferimento di 250 immigrati in un centro di Crotone
Maroni: “Tollerata immigrazione clandestina che alimenta criminalità e genera situazioni di forte degrado”
Spari e spranghe contro gli immigrati, 4 feriti
Manganelli invia un contingente di polizia
Cinque extracomunitari investiti da alcuni italiani. In tutto i feriti, compresi gli italiani, sono 37
La Prefettura: “Strana concomitanza con la riunione a Reggio del Comitato per l’ordine e la sicurezza”

ROSARNO (REGGIO CALABRIA) – E’ battaglia a Rosarno. Tra cittadini e immigrati. Sprangate, colpi di pistola, botte: dopo gli scontri di ieri, anche oggi la tensione è stata altissima nella cittadina calabrese. Nel tardo pomeriggio nuovi spari contro gli immigrati. Due extracomunitari sono stati feriti alle gambe con dei fucili a pallini, mentre altri due sono stati colpiti con spranghe e bastoni. Sono stati tutti portati d’urgenza all’ospedale di Polistena; i due feriti con le spranghe sono in condizioni gravi. La sparatoria è avvenuta verso le 18.15 nei pressi dell’accampamento degli immigrati di Rosarno, nel comune di Laureana di Borrello, mentre il ferimento degli altri due è avvenuto durante scontri sulla statale 18 tra Rosarno e Gioia Tauro. Cinque immigrati, infine, sono stati investiti da auto guidate da cittadini italiani. Gli investimenti sono avvenuti in prossimità dei posti di blocco attuati dagli abitanti del posto. In un caso i responsabili dell’investimento sono stati fermati dai carabinieri. In serata è iniziato il trasferimento degli immigrati nel Cpt di Crotone.

Il bilancio della giornata è pesante: 37 feriti, tra i quali 19 extracomunitari e 18 uomini delle forze dell’ordine. Il capo della polizia, Antonio Manganelli, ha disposto l’invio di un “consistente contingente di uomini delle forze di polizia, per assicurare il miglior controllo del territorio e garantire serenità a tutta la popolazione presente”. In tutto, sono stati arrestati sette extracomunitari e un italiano.

Trasferimento degli immigrati a Crotone. Nella notte sei autobus carichi di immigrati (di cui due della polizia) erano pronti per partire da Rosarno. Destinazione: il centro di accoglienza Sant’Anna di Crotone, ex centro permanenza temporanea. Si tratta dei 250 extracomunitari che erano ospitati nell’ex fabbrica Rognetta, provenienti da una quarantina di paesi diversi. Gl immigrati salivano sui mezzi con i cappucci in testa e nelle mani le borse con gli oggetti personali. Alcuni hanno dichiarato di non sapere dove sarebbero stati trasportati. Il tutto è avvenuto mentre un gruppo di cittadini locali presidiava la zona per assistere alla partenza degli autobus. I mezzi erano circondati da vetture della polizia, per scongiurare la possibilità di altri scontri. Sembra inoltre che una trentina di extracomunitari si siano recati autonomamente alla stazione ferroviaria con l’intenzione di lasciare il comune.

Per il momento, invece, non si è ancora risolta la situazione dell’ex Opera Sila, l’altra struttura dove sono ospitati circa 600 immigrati. Lì, secondo quanto si apprende, sono in corso delle trattative ma è probabile che la situazione non si sblocchi prima di domani mattina. Gli abitanti di Rosarno hanno fatto sapere che continueranno ad occupare il Comune fino a quando tutti gli immigrati non saranno sui pullman.

La giornata. La sparatoria del tardo pomeriggio è arrivata al termine di una giornata di alta tensione nella cittadina in provincia di Reggio. I disordini sono iniziati ieri, quando gli immigrati hanno dato vita ad una guerriglia urbana dopo che due di loro erano stati feriti da sconosciuti con alcuni colpi di carabina ad aria compressa. Migliaia di extracomunitari si sono radunati per le strade e nella piazza del comune. Un abitante ha sparato in aria con un fucile. Un gruppo di immigrati è venuto a contatto con un centinaio di abitanti. Il bilancio dei feriti è di 16 immigrati e 18 agenti delle forze dell’ordine.

Il comune è stato occupato dai cittadini di Rosarno, che si sono organizzati in una sorta di Comitato. In serata è dovuta intervenire la polizia, quando un gruppo di abitanti si è avvicianato alla struttura che ospita gli immigrati e ha tentato di forzare la struttura con un fitto lancio di sassi. La Cgil: nel 2007, in tutta la Calabria, a fronte dei 6.400 autorizzati, si stima vi siano stati circa 20 mila lavoratori stranieri stagionali impiegati nel settore agricolo.

Alta tensione. Nel tardo pomeriggio un centinaio di abitanti, armati di bastoni e spranghe di ferro, ha tirato su una barricata sulla statale 18 all’altezza del km 474, a poche centinaia di metri dai locali dell’ex Opera Sila dove si trovano molti degli stranieri che la notte scorsa hanno dato vita agli scontri. La situazione è molto tesa: al momento non c’è stato alcun contatto tra i due gruppi, con gli immigrati che, secondo quanto riferiscono fonti investigative, si sono chiusi dentro i locali dell’ex Opera Sila (una struttura fatiscente in mezzo al nulla di una zona industriale mai decollata) e non avrebbero intenzione di uscire. Ma il blocco dei cittadini sembra tutt’altro che pacifico: quasi tutti hanno bastoni, stecche da biliardo, spranghe di ferro e mazze. E tra loro sono circolate anche alcune taniche di benzina.

Maroni: “Troppa tolleranza”. Il ministro degli Interni Roberto Maroni ha usato parole molto dure in riferimento alle proteste degli immigrati. “In tutti questi anni – ha detto – è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, un’immigrazione clandestina che ha alimentato da una parte la criminalità e dall’altra ha generato situazioni di forte degrado, come quella di Rosarno”. “Stiamo intervenendo – ha aggiunto – intanto ponendo fine all’immigrazione clandestina, agli sbarchi che hanno alimentato il degrado, e a poco a poco porteremo la situazione alla normalità: questo è il nostro impegno”.

La manifestazione degli immigrati di Gioia Tauro. Questa mattina è stata organizzata una manifestazione di protesta degli immigrati della Piana di Gioia Tauro (sono circa in 15mila gli immigrati presenti in questo territorio). Alcune migliaia immigrati, secondo la polizia, si sono radunati davanti al comune. Gli immigrati hanno scandito slogan di protesta e chiesto che una loro delegazione incontrasse il commissario prefettizio del Comune, Francesco Bagnato. Sono state danneggiate le vetrine di alcuni negozi e qualche cassonetto è stato rovesciato. Tra gli abitanti e gli extracomunitari sono scoppiati disordini. Una donna a bordo di una Grande Punto è stata aggredita e salvata grazie a polizia e carabinieri, che in massa hanno tentato di arginare le proteste.

Spari da un balcone. In mattinata un cittadino ha sparato due colpi di fucile in aria a scopo intimidatorio per disperdere un gruppo di immigrati che si era concentrato davanti alla sua abitazione. L’uomo ha esploso i colpi dopo essere salito sulla terrazza della casa. Gli immigrati successivamente sono entrati nell’abitazione dove c’erano la moglie e i due figli dell’uomo, dove però si sono limitati ad urlare e protestare e si sono poi allontanati. L’uomo è stato fermato dalla polizia.

Tensione fra gli abitanti e le forze dell’ordine. Momenti di tensione si sono avuti anche tra un gruppo di abitanti di Rosarno e le forze dell’ordine, dopo che un giovane era stato fermato perché stava litigando con un immigrato. Gli animi si sono calmati dopo che il giovane, che era stato bloccato, di fronte alle proteste degli abitanti, è stato rilasciato. Alcune persone di Rosarno hanno poi tentato di raggiungere un gruppo di immigrati, ma sono stati bloccati dalle forze di polizia. La reazione degli abitanti è stata immediata con grida e insulti verso le forze dell’ordine. “Dovete picchiare loro – ha detto un giovane – e non noi, perché sono loro i veri criminali”.

Aggredita troupe del Tg2. Durante gli scontri a Rosarno è stata aggredita una troupe del Tg2 e il giornalista Francesco Vitale: un gruppo di immigrati alla vista della telecamera ha lanciato sassi contro il giornalista e il suo operatore. La troupe e lo stesso cronista hanno già ripreso il loro lavoro.

Cgil: in Calabria circa 20 mila lavoratori stranieri stagionali. Nel 2007, in tutta la Calabria, a fronte dei 6.400 autorizzati, si stima vi siano stati circa 20 mila lavoratori stranieri stagionali impiegati nel settore agricolo. Queste le ultime cifre sul fenomeno dell’immigrazione e della stagionalità nel settore primario nella regione, rese note dalla Cgil, che proprio a Rosarno ha svolto la prima conferenza regionale sui migranti nelle scorse settimane.

L’Immigrato: “Contro di noi continue violenze”. “Abbiamo bisogno di protezione perché contro di noi ci sono continue violenze che sono frutto di razzismo”. Lo ha detto ai giornalisti Sidiki, un immigrato africano di 25 anni, che viene a Rosarno di frequente per lavorare nei campi. “Subiamo continuamente – ha aggiunto Sidiki – atti di intolleranza, ma noi siamo lavoratori onesti che vengono qui solo per guadagnarsi il pane e non diamo fastidio a nessuno. Piuttosto, sono intollerabili le condizioni in cui ci fanno vivere perché avremmo bisogno di più igiene e dignità”.

La diocesi: “La ‘ndrangheta sfrutta gli immigrati”. “Il problema degli immigrati va riallacciato a quello della ‘ndrangheta. C’è uno sfruttamento pilotato da parte della criminalità e questo a causa dell’assenza dello Stato, che deve tornare a intervenire”. Così Don Pino Demasi vicario generale della diocesi di Oppido-Palmi e referente di ‘Liberà in Calabria. “Bisogna tornare alla ragione e mettere da parte le esasperazioni da una parte e dall’altra”, ha aggiunto don Carmelo Ascone, conosciuto come don Memè, parroco da 25 anni di Rosarno, e profondo conoscitore della realtà del paese. “I luoghi in cui vivono gli immigrati – ha aggiunto don Memè – sono dei veri e propri gironi danteschi. Queste persone vivono in condizioni disumane e disperate”. Secondo don Memè “gli abitanti protestano giustamente, ma l’esasperazione e la rabbia non possono trasformarsi in intolleranza”.

Investigatori: nessun coinvolgimento della criminalità organizzata. Allo stato attuale delle indagini, non risulta un coinvolgimento della criminalità organizzata nel ferimento di alcuni extracomunitari con un fucile ad aria compressa, l’atto che ha scatenato la guerriglia urbana di Rosarno: è questa, finora, l’opinione concorde degli investigatori di carabinieri e polizia che si stanno occupando del caso.

Livia Turco (Pd): “Combattere criminalità che sfrutta immigrati”. “E’ necessario impedire la guerra tra immigrati sfruttati e cittadini onesti. Il ministro Maroni anziché ripetere il copione della propaganda faccia qualcosa per combattere la criminalità che sfrutta gli immigrati e continua a tenere in ostaggio parte del territorio calabrese”. Lo afferma Livia Turco, capogruppo del Pd nella commissione Affari sociali della Camera.

Il commissario prefettizio invita gli immigrati alla calma. “Vi invito alla calma e vi assicuro che avrete adeguata protezione”. E’ quanto ha detto il commissario prefettizio del Comune di Rosarno, Francesco Bagnato, alla delegazione di immigrati che ha attuato stamattina la protesta davanti al Comune. “Vi garantiremo – ha aggiunto Bagnato – presidi di sorveglianza davanti ai centri di ricovero. Cercheremo, inoltre, di migliorare le condizioni igieniche in cui vivete, dandovi nuovi container per dormire e bagni chimici”.

Task force del ministero dell’Interno. Dopo i fatti di Rosarno è stata costituita una task force del ministero dell’Interno, di quello del Welfare e della Regione Calabria. E’ stato deciso al termine di una riunione convocata al Viminale dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni.