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Sanatoria 2012 – Assistenza sanitaria? E’ pagata ma ai lavoratori viene concesso solo l’STP

Confusa circolare del Ministero dell'Interno che pur riconoscendo il diritto all'iscrizione al SSN stabilisce il rilascio dei soli codici STP

Hanno diritto all’assistenza santiaria a parità di trattamento con i cittadini italiani, per loro è stata versata la quota di 1.000 euro comprensiva anche di una quota destinata a coprire gli oneri del Servizio Sanitario Nazionale, non possono essere espulsi, la questione è particolarmente rilevante per il certificato di malattia e la conseguente indennità di malattia, ma nonostante questo ai lavoratori per i quali è stata presentata domanda di emersione verrà rilasciata solamente la tessera STP (normalmente rilasciata agli irregolari).

E’ questo in sostanza il contenuto della circolare n. 6561 dello scorso 20 ottobre 2012.

La circolare infatti riconosce che “i cittadini stranieri per i quali sia stata presentata la domanda di emersione sono assimilabili ai destinatari dell’assicurazione obbligatoria prevista dall’art. 34 del Testo Unico sull’Immigrazione” ma poi stabilisce che per la mancanza del codice fiscale dovranno attendere la comunicazione di assunzione che verrà effettuata al momento della convocazione presso allo Sportello Unico.

Secono il Viminale infatti solo chi è già in possesso del codice fiscale potrà essere assistito alla pari dei cittadini italiani.
C’è da ricordare che invece, per ciò che concerne il pagamento dei contributi invece, la mancanza del codice fiscale viene superata con l’aasegnazione di un codice temporaneo.

Se in questo caso l’impossibilità di rilasciare la tessera sanitaria fosse semplicemente ovviata con il rilascio del codice STP, riconoscendo però esplicitamente il diritto (e dando quindi istruzioni in questo senso) ad accedere alle prestazioni santiarie a parità di trattamento degli iscritti, si tratterebbe di una semplice soluzione tecnica.

Ma è da rilevare come la circolare sia piuttosto esplicita e quindi contraddica la formulazione delle frasi precedenti quando stabilisce che “i lavoratori stranieri regolarizzandi … possono essere assistiti come stranieri temporaneamente presenti”.

Ricordiamo che l’assistenza normalemente riservata ai titolari di codice STP è quella circoscritta alle cure urgenti e comunque essenziali e questo potrebbe originare certamente confusione nelle prassi seguite a livello locale.

Stesso trattamento?
E’ ovviamente necessario monitorare il comportamento delle Aziende Sanitarie Locali per comprendere se effettivamente agli stranieri in possesso del codice STP e della ricevuta della domanda di emersione, venga dato accesso alle prestazioni sanitarie a parità di trattamento con i cittadini italiani, con la possibilità quindi di scegliere il medico di base, di accedere alle prestazioni specialistiche, di usufruire a 360° di tutte le prestazioni mediche previste, anche quando non siano indifferibili ed urgenti.

Confidiamo che il Ministero chiarisca al più presto queste confuse disposizioni nel senso di affermare la possibilità di accedere ad ogni prestazione prevista anche se in possesso del solo codice STP.

Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa

Circolare del Ministero dell’Interno n. 6561 del 26 ottobre 2012