Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Senegal, Casamance – La condizione di oggettiva vulnerabilità giustifica la protezione umanitaria del richiedente

Corte di Appello di Potenza, sentenza n. 373 del 18 luglio 2017

Photo credit: Angelo Aprile

Con questa sentenza la Corte di Appello di Potenza riconosce il permesso di soggiorno per motivi umanitari ad un cittadino senegalese proveniente dalla regione della Casamance.
La Corte riconosce che “Nel caso di specie, si è in presenza di una situazione che, benché non assumibile sotto la categoria del conflitto interno ai fini della protezione sussidiaria, rappresenta tuttavia un quadro sintomatico di pericolosità per l’incolumità del richiedente, giacché seppure non integri la situazione di violenza incontrollata richiesta per il riconoscimento della protezione sussidiaria, indica cionondimeno una condizione di vulnerabilità meritevole di opportuna tutela”.
Secondo i giudici “il richiedente ha fatto ogni ragionevole sforzo per convalidare il suo racconto; che il suo racconto può essere riscontrato per quanto affermato in precedenza, in relazione alla situazione generale del paese di origine; che occorre pur sempre tener conto della circostanza che è difficilmente possibile provare ogni parte del suo caso e, quindi, che se ciò costituisse un requisito la maggioranza dei rifugiati non sarebbe riconosciuta come tale, per cui è frequente la necessità di concedere al richiedente il beneficio del dubbio. Tale Beneficio deve essere riconosciuto giacché tutte le prove disponibili sono state ottenute e controllate e l’ufficio è soddisfatto in ordine alla generale credibilità del richiedente alla luce delle sue dichiarazioni coerenti, plausibili e non contraddittorie con i fatti generalmente conosciuti”.

– Scarica la sentenza
Corte di Appello di Potenza, sentenza n. 373 del 18 luglio 2017