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Taranto: #Nohotspot, né qui né altrove – Confronto con stampa e attivisti

Sabato 3 dicembre 2016 dalle ore 10:30 nei pressi dell'hotspot

No hotspot, né qui né altrove

Abbiamo letto con inquietudine il rapporto di Amnesty InternationalHotspot Italia“. I racconti delle violenze, delle violazioni del diritto d’asilo, i trattenimenti illegittimi, i respingimenti e le espulsioni arbitrarie confermano quanto sosteniamo: l’hotspot è un luogo al di fuori della legge, incompatibile con la dignità delle persone che vi transitano.

Quello che da mesi gli attivisti ascoltano, nei luoghi di sbarco e lungo le zone di transito, dai racconti dei migranti, ha ora pubblica evidenza. A questo punto, non è sufficiente una generica indignazione o presa di distanza dalle violenze più macroscopiche. E’ evidente come sia l’approccio hotspot, nel suo complesso, introdotto in ragione degli accordi europei e attuato pedissequamente dal governo italiano, la genesi di queste inaccettabili violazioni.

Al fine di ampliare la discussione, valutare collettivamente gli aspetti più inquietanti del rapporto di Amnesty International, il 3 dicembre, a partire dalle ore 10:30, saremo nel parcheggio antistante il Varco Nord del porto Mercantile, nei pressi dell’hotspot di Taranto. Sarà un’occasione per un confronto con la stampa e con tutti gli attivisti, le organizzazioni e i movimenti che, come noi, provano inquietudine per le violazioni nei confronti dei migranti e vogliono immaginare e costruire le prossime mobilitazioni, all’altezza della sfida che investe anche la nostra città.

Saranno presenti con noi gli attivisti di #overthefortress, attualmente in viaggio nelle altre regioni del sud Italia per raccontare il complicato e affascinante rapporto tra sud e immigrazione, e gli attivisti di STAMP, sportello mobile di assistenza e orientamento per i migranti lungo i luoghi di transito.

Dal rapporto di Amnesty International emerge una mappa delle violazioni e delle violenze, che attraversa gli hotspot, i luoghi di sbarco, le zone di transito e le questure, da nord a sud. È necessario contrapporre una geografia della solidarietà e della complicità, che non può che essere ampia, diffusa, capillare. Per queste ragioni, invitiamo chi può raggiungere Taranto ad unirsi alla nostra conferenza stampa/presidio, e chi può di attivarsi sui propri territori per proporre analoghe iniziative in contemporanea.

Da questo punto di vista, abbiamo già dei riscontri: il 3 dicembre in diversi territori del sud Italia ci saranno delle iniziative di varia natura, tutte tese ad indicare la necessità politica di superare, urgentemente, l’approccio hotspot e le violazioni connesse. Non può che essere un debutto: l’inizio di un percorso di mobilitazione e costruzione di reti solidali che ci spinga a mettere in discussione, qui ed ora, le politiche di gestione dei flussi migratori, arbitrarie ed ingiuste, contrapponendo ad esse l’immaginazione e la costruzione di comunità aperte, accoglienti, solidali e meticce.

Campagna welcome Taranto
#Nohotspot

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