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Torino - No allo sgombero dell’exMOI

Manifestazione Sabato 14 marzo 2015

Il giorno 14 gennaio è stata pubblicata la notizia della richiesta di sgombero dell’exMOI. Il sequestro preventivo delle palazzine olimpiche torinesi è stato emesso dal gip Luisa Ferracane, su richiesta della procura, da parte del pubblico ministero Paolo Borgna.

E’ stato delegato alle forze di polizia il compito di sgomberare le palazzine "con i tempi e le modalità più opportune in base alle esigenze di ordine pubblico e sociali del caso” ma ad oggi non è pervenuta nessuna proposta di incontro né agli abitanti o ai loro rappresentati, né al nostro comitato di solidarietà. Non è dato sapere cosa sarà dei palazzi che molti chiamano casa.

Esempio lampante della speculazione edilizia, le quattro palazzine parte di un complesso costruito per le olimpiadi (exMOI), furono abbandonate nel 2006. Il 28 marzo 2013 queste furono occupate da un gruppo di rifugiati e dal comitato di solidarietà che li supporta. Ad oggi ospitano 750 rifugiati, di cui il 15% donne e 30 bambini, provenienti da 26 paesi africani differenti. La maggior parte di essi faceva parte dell’Emergenza Nord-Africa, progetto concluso a febbraio 2013, che ha lasciato centinaia di persone per strada in Piemonte e in molte altre città.

In queste palazzine molti hanno cominciato ad avere una vita stabile: un posto dove tornare dopo il lavoro nelle campagne di Saluzzo, Foggia o Rosarno, piccole borse lavoro, una famiglia e un comitato di solidali pronti ad aiutarli. Qui molti per la prima volta hanno imparato l’italiano grazie a una scuola gestita da insegnanti volontari. Le quattro palazzine del MOI assieme alle altre quattro case occupate da rifugiati sparse per la città sono, allo stato attuale, l’unica reale risposta alla cronica mancanza di soluzioni abitative e lavorative per oltre 1000 persone.

Dall’occupazione ad oggi l’interessamento da parte delle istituzioni rispetto alle condizioni di vita dei rifugiati all’exMOI è stato minimo. La circoscrizione IX, dove è situato il complesso, si è distinta per l’opera di mediazione tra tutti gli abitanti del quartiere promuovendo un incontro pubblico, un tavolo periodico con il vicinato e un accordo tra l’Amiat gli abitanti per la pulizia della zona a cura dei rifugiati stessi.

Contrariamente a questo spirito di integrazione si sono registrati nel mese di dicembre 2014 tre episodi in qualche modo “ostili” agli abitanti del Moi: una manifestazione “anti rifugiati” organizzata dal comitato Lingotto è Italia (fantomatica organizzazione di cittadini mossa dal partito Fratelli d’Italia), una visita a sorpresa da parte dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia, ed infine una manifestazione Lega Nord guidata da Matteo Salvini. In nessuno di questi casi è stata posta l’attenzione su cosa abbia portato i rifugiati ad occupare una casa, sulle condizioni di vita e di lavoro degli abitanti e sulle difficoltà burocratiche che incontrano quotidianamente.

L’unico riconoscimento formale da parte dell’amministrazione è stato l’atto di istituzione di una residenza fittizia in Via Casa Comunale 3, per agevolare il rinnovo del permesso di soggiorno e l’emissione della Carta d’Identità e del tesserino sanitario, dopo una estenuante lotta e contrattazione tra i rifugiati ed il comune.

Nel tempo abbiamo avuto modo di incontrare e confrontarci con molti tra singoli e organizzazioni che si occupano dei temi immigrazione e rifugiati sul territorio torinese. Con alcuni soggetti è nata una collaborazione strutturata, con altre semplice conoscenza e solidarietà.

Con questo comunicato ci preme prima di tutto informare tutti i soggetti che si occupano di questi temi, invitarli a prendere contatto con il nostro comitato e con gli abitanti, diffondere una corretta informazione rispetto alla situazione attuale.
Vorremmo quindi chiedere la vostra collaborazione nella diffusione di queste informazioni presso i vostri ambiti di competenza. In particolare vi invitiamo a utilizzare il contenuto di questo volantino o qualunque contenuto da noi prodotto per pubblicare un comunicato riguardo la situazione, secondo il vostro punto di vista.

Vi invitiamo a partecipare come singoli e ad aderire come organizzazione alla manifestazione del 14 Marzo 2015 ore 15.00 Porta Nuova, promossa dagli abitanti dell’exMOI e dal nostro comitato, per chiedere una presa di posizione da parte dell’amministrazione e per opporsi allo sgombero delle palazzine.
Vi invitiamo a estendere questo invito a chi ritenete possa essere interessato.

Il comitato di solidarietà con rifugiati e migranti

Per contattarci e a comunicarci le vostre adesioni, i nostri contatti sono: comitatosolidarietarifugiati@gmail.com - 3293384406

Per ulteriori informazioni:
ExMoi Occupata Rifugiati su FB
exmoi.wordpress.com

Foto ® Sofia Correale

Vedi anche

  • Torino - Riflessioni sull’exMOI a rischio sgombero
  • Torino - Cronaca e foto corteo contro lo sgombero dell’exMOI
  • Buon compleanno Ex MOI. Dalle case olimpiche agli alloggi per rifugiati
  • EX-MOI a Torino: un’occupazione dei rifugiati tra sgomberi e fondazioni di crew

Galleria fotografica

Torino - No allo sgombero dell'exMOI. Ci si prepara al corteo Torino - No allo sgombero dell'exMOI. Ci si prepara al corteo Torino - No allo sgombero dell'exMOI. Ci si prepara al corteo Torino - No allo sgombero dell'exMOI. Ci si prepara al corteo Torino - No allo sgombero dell'exMOI. Ci si prepara al corteo Torino - No allo sgombero dell'exMOI. Ci si prepara al corteo
[ 4 marzo 2015 ]
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