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Trapani – Attivato hotspot di contrada Milo con l’arrivo di 128 migranti

Ornella Fulco, Trapani oggi del 22 dicembre 2015

L’hotspot realizzato nell’ex Centro di identificazione ed espulsione di Milo è ufficialmente attivo da due giorni e ha aperto oggi i battenti in occasione di un nuovo arrivo di migranti al porto cittadino. Si tratta di 128 persone, tra cui una donna con un bambino, tre minori – di cui due non accompagnati – e 123 uomini. Provengono da Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Senegal, Gambia, Liberia, Burkina Faso, Camerun e Libia.

Sono sbarcati, intorno alle 14, al molo Ronciglio dalla nave “Siem Pilot”, battente bandiera norvegese, dopo essere stati tratti in salvo da una unità navale italiana a circa 30 miglia dalle coste libiche e poi trasferiti sul rimorchiatore d’altura senza particolari aspetti di criticità – come ha riferito Tore Barstad, comandante del contingente della Polizia norvegese a bordo della nave – date le condizioni meteo marine ottimali. La nave ha poi raggiunto, nel giro di 48 ore, il porto di Trapani.

Dallo scorso mese di giugno, quando l’unità ha preso servizio nell’ambito delle operazioni Frontex/Triton – ha riferito ancora l’ufficiale norvegese – sono stati 10.458 i migranti tratti in salvo nel Mediterraneo”.

In banchina sono stati sottoposti ai primi accertamenti sanitari e poi, via via, fatti salire sui pullman diretti al centro di contrada Milo. Nella struttura, oltre a trovare la possibilità di lavarsi, un letto e pasti caldi, saranno sottoposti alle procedure di fotosegnalamento per poi essere trasferiti nei vari centri di accoglienza.

“Abbiamo saputo di dover attivare l’hotspot cinque giorni fa e avevamo chiesto venti giorni di tempo – ha riferito il prefetto Leopoldo Falco che, insieme al questore Maurizio Agricola e a funzionari di Frontex e dell’Ue, ha assistito alle operazioni di sbarco – ma ce ne hanno concessi solo due per attivare il centro che, a regime, avrà più di 400 posti. Tra qualche giorno saranno 200 i posti disponibili, oggi siamo in grado di ospitare tutti i 128 migranti. Ci saranno cinque postazioni per le operazioni di fotosegnalamento che potranno assicurare 150-180 fotosegnalamenti al giorno”.

Hotspot come “città dell’accoglienza” l’ha definito Falco spiegando che nella struttura opereranno anche figure nuove come gli esperti per le informative legali ai migranti. Anche gli uffici di Polizia competenti e le Commissioni territoriali avranno a disposizione degli spazi per consentire un lavoro coordinato ed efficace.

“Per riorganizzare in tempi brevissimi la struttura del Cie – ha proseguito il prefetto – abbiamo anche dovuto provvedere a trasferire circa 40 delle persone che vi erano trattenute, spostandole nei centri di accoglienza straordinaria dato che solo una minima parte aveva trovato posto in altri centri di identificazione ed espulsione”.

Un cambiamento di sorte, almeno fino a quando la posizione di questi nuovi richiedenti asilo non sarà esaminata dalla Commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato, che è stato, ovviamente, festeggiato dagli extracomunitari interessati, passati da un regime di tipo detentivo a quello “aperto” dei Cas.

Attivazione hotspot Trapani – Intervista prefetto Falco