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Tunisia, flussi migratori tra storie di vita e morti senza nome

Un viaggio da nord a sud, per capire cosa significa essere migranti nel Paese nordafricano e per conoscere la realtà di Médenine e Zarzis

Un lavoro, frutto di una serie di interviste e incontri con migranti e operatori del settore – tra cui Croissant-Rouge tunisien, Medecins du Monde, Terre d’asile Tunisie – per riflettere sul concetto di “Place of Safety” e “porto sicuro” di sbarco. Partendo dalla normativa vigente nel Paese e passando per la regione di Médenine, dove si incrociano tre diversi tipi di flussi migratori e tante storie di vita. Fino ad arrivare a Zarzis che ha conosciuto da vicino la tragedia dei migranti morti nel Mediterraneo. Tutte le testimonianze sono state raccolte nel mese di febbraio. Le foto sono state scattate tra Tunisi, Zarzis e Médenine.

Tunisia: migranti, richiedenti asilo e rifugiati, come funziona l’accoglienza.
La gestione del sistema di accoglienza e asilo, tra status legale e accesso ai diritti, vuoti legislativi e sfide future
In assenza di una normativa, sono UNHCR e Mezzaluna Rossa tunisina a gestire il sistema di accoglienza e asilo. Il numero di rifugiati rimane basso, ma lo status non garantisce un pieno accesso ai diritti (Prima parte)

La vita dei migranti irregolari nella regione di Médenine. Il ruolo della Croissant-Rouge e un piano d’azione che garantisce libertà di movimento anche senza documenti (Seconda parte)

Tutti i corpi di Zarzis. Un cimitero per seppellire con dignità i migranti morti nel Mediterraneo, un museo per conservare la memoria del mare e il dramma di un padre che ha perso suo figlio (Terza parte)

Il reportage è stato curato da Alice Passamonti, che ringraziamo.