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Un viaggio per denunciare le violazioni dei diritti umani in Spagna

La carovana di solidarietà “Abriendo Fronteras” marcerà verso Melilla per denunciare i respingimenti immediati, le cortine di filo spinato e i CIE

José María Cuellar

È nata nel 2016, quando più di 300 persone marciarono fino in Grecia per accendere i riflettori sulla condizione dei rifugiati nel paese ellenico, desiderosi di raggiungere il resto d’Europa, e le conseguenze delle politiche migratorie europee sulla vita di queste persone.

Ora i suoi ideatori si mettono nuovamente in cammino. Si tratta della carovana solidale “Abriendo Fronteras”, un’iniziativa sostenuta da oltre 100 collettivi e organizzazioni della società civile dell’intera Spagna che intende denunciare quelle che, all’interno delle nostre frontiere, qualificano come situazioni “inaccettabili”. Fanno riferimento, tra le altre cose, alle politiche spagnole che permettono l’utilizzo di cortine di filo spinato e barriere a Ceuta e Melilla per impedire l’ingresso dei migranti, ai respingimenti immediati, al mantenimento dei Centri di Internamento per Stranieri (CIE), alle politiche di controllo di FRONTEX o all’impossibilità di richiedere protezione internazionale nelle ambasciate e nei consolati.

Per richiamare l’attenzione sulle proprie rivendicazioni mirano a riunire tutti quanti abbiano la voglia di arrivare fino a Melilla, città in cui da decenni trovano applicazione proprio quei meccanismi di contenimento della migrazione che intendono denunciare. Lì chiederanno che siano rispettati “i diritti dei milioni di persone che fuggono dalla guerra, dalla fame, dalla tratta o dal traffico di esseri umani, dalle conseguenze del cambiamento climatico o dalle persecuzioni e dalla violenza, nelle sue molteplici forme”.

La marcia prenderà avvio il prossimo 14 luglio dalle regioni dei Paesi Baschi, di Castiglia e León, dalla Catalogna e dalla Comunità Valenciana. Le singole carovane giungeranno a Madrid il giorno seguente, il 15, ove si svolgerà un’azione rivendicativa.
Il 16 faranno tappa a Siviglia per unirsi ai vari collettivi andalusi e proseguire verso Algeciras, città che ospita un CIE più volte denunciato per le pessime condizioni in cui sono costretti a vivervi i detenuti. Il 17 giungeranno a Malaga e il 18, tramite traghetto, faranno il loro arrivo a Melilla, dove rimarranno fino al 21 luglio. Nella giornata del 21 faranno ritorno alla penisola per fare tappa alle serre di Almería, dove la popolazione migrante vive in condizioni subumane.

Le rivendicazioni portate avanti dal collettivo sono moltissime, e a tutte si tenterà di dar voce nel corso di queste giornate. Si segnalano, in particolare, la riforma della politica estera della UE al fine di contribuire realmente ad uno sviluppo politico ed economico sostenibile nei paesi di origine, la cessazione del commercio di armi, la denuncia delle violenze sessuali che donne e bambine subiscono durante i conflitti, la richiesta di vie legali e sicure per le persone che fuggono dai propri paesi o l’istituzione di politiche si accoglienza dignitose.

Gli interessati a partecipare alla carovana possono iscriversi fino al 30 giugno; la quota di partecipazione oscilla tra i 63 euro, per chi parte da Malaga, e i 200 euro per chi si muove dai Paesi Baschi. La somma include gli spostamenti in autobus e in traghetto, mentre i pasti saranno a carico di ciascuno dei partecipanti. Per quanto riguarda il pernottamento, si informa che questo avrà luogo presso centri sportivi, scuole e parchi.

Programma della carovana

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Venerdì 14
Partenza dalle varie regioni fino a Madrid.
Pernottamento a Madrid.
Sabato 15
Manifestazione a Madrid.
Partenza per Siviglia.
Manifestazione a Siviglia.
Pernottamento a Siviglia.
Domenica 16
Partenza per Algeciras.
Manifestazione davanti al CIE di Algeciras-Tarifa.
Pernottamento a Tarifa.
Lunedì 17
Manifestazione a Malaga.
Partenza per Melilla (viaggio notturno).
Martedì 18
Manifestazione a Melilla.
Mercoledì 19
Manifestazione a Melilla.
A Nador (Marocco) possibile incontro di una delegazione con collettivi che lavorano per i diritti delle persone migranti dall’altro lato della frontiera.
Giovedì 20
Manifestazione a Melilla.
Venerdì 21
Viaggio Melilla-Almería (diurno)
Manifestazione ad Almería
Pernottamento a Níjar.
Sabato 22
Manifestazione ad Almería per denunciare la situazione in cui vivono i lavoratori e le lavoratrici migranti nelle serre.
Ritorno alle varie regioni.