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Usa. Cinque chiese daranno rifugio a clandestini

Le chiese di cinque grandi città americane si schierano al fianco degli immigrati clandestini, con un piano per proteggerli dalle deportazioni forzate e per chiedere al governo americano e al Congresso di varare una sanatoria per i circa 12 milioni di immigrati che oggi vivono illegalmente negli Stati Uniti.

L’iniziativa va al di là delle divisioni confessionali: domani la chiesa cattolica di Los Angeles aprirà le porte al primo clandestino in attesa di espulsione, e lo stesso farà una chiesa luterana di Hollywood. Altre chiese in altre città seguiranno la stessa strada nei prossimi mesi a New York, Chicago e San Diego.
L’inziativa si è organizzata in un movimento, il “New Sanctuary Movement”.

“Vogliamo mettere un volto umano su un problema molto complesso, quello delle leggi sull’immigrazione e risvegliare la sensibilità delle persone – ha spiegato don Richard Estrada, il sacerdote di Our Lady Queen of Angels, chiesa cattolica di Los Angeles, una di quelle che ospiteranno clandestini ricercati. Il movimento ritiene che gli agenti federali non si azzarderanno ad arrestarli dentro le chiese. I precedenti sembrano indicare che questo è il caso: Elvira Arellano, una donna che si è rifugiata in una chiesa di Chicago dallo scorso agosto, è finora riuscita a sfuggire al provvedimento di espulsione.

Una portavoce dell’agenzia federale responsabile del settore immigrazione e frontiere ha glissato sull’ipotesi di arrestare clandestini in chiesa.

La riforma dell’immigrazione, che dovrebbe includere un sistema di regolarizzazione per i clandestini che si trovano nel Paese, è arenato al Congresso dall’anno scorso. Anche se la riforma è stata proposta dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush, la destra del partito repubblicano si è fino a questo momento opposta all’idea di qualsiasi sanatoria per i clandestini e chiede leggi più severe per forzare le espulsioni.

Fonte – aduc.it