Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Il racconto dei gestori del CIE a confronto con quello dei "trattenuti". Lo stesso luogo, due realtà diverse.

Video – Questo è il CIE di Ponte Galeria

Un video documento a cura di Valerio Serafini

C’è chi ci vede un luogo di lavoro e chi invece lo vive più semplicemente come una gabbia. Chi si stente investito del ruolo di gestire un luogo complesso e problematico e chi invece più semplicemente vede la sua vita distrutta, la sua libertà annullata per la mancanza di un documento amministrativo.

Le associazioni borderline-europe e Borderline Sicilia Onlus, nel contesto di un progetto finanziato dall’agenzia europea EACEA sull’implementazione della c.d. Direttiva Rimpatri (2008/115/CE), hanno svolto una ricerca sul campo visitando diversi centri di identificazione ed espulsione in Italia: Bari-Palese, Caltanissetta-Contrada Pian del Lago, Trapani-Milo, Modena-Strada Sant’Anna e Roma-Ponte Galeria. La ricerca costituisce un tentativo di scoprire la natura dei campi di detenzione per migranti in attesa di espulsione attraverso le parole di chi li vive, come “ospite” (come infelicemente vengono chiamati i migranti detenuti dagli addetti ai lavori), come lavoratore o come addetto alla sorveglianza. Si è cercato di analizzare la natura di questi luoghi (sono prigioni “amministrative”? Zone d’attesa?) anche attraverso le interviste che vanno a comporre questo video di Valerio Serafini girato nel maggio del 2013 durante le ore trascorse nel CIE di Ponte Galeria.

CIE roma – ponte galeria from valerio serafini on Vimeo.

The associations borderline-europe and Borderline Sicilia Onlus, working in the context of a project financed by the European agency EACEA about the implementation of the so-called Return Directive (2008/115/CE), developped a field research visiting different C.I.E.s (identification and expulsion centres) all over Italy: Bari-Palese, Caltanissetta-Contrada Pian del Lago, Trapani-Milo, Modena-Strada Sant’Anna e Roma-Ponte Galeria. The research constitutes an attempt to discover the nature of the detention camps for migrants pending their repatriation through the words of the people who live them, as “guest” (as the detainees are called by the persons working there), as a worker or as guard. The aim of the research was the analysis of the nature of these places (are they “administrative” prisons? Simple waiting areas?) also through the interviews of which this video is made of, a video by Valerio Serafini, shot in May 2013 during the visit of the members of borderline-europe and Borderline Sicilia to the CIE of Ponte Galeria.